Ravenna, funzionaria assenteista: chiuse le indagini

RAVENNA - In tribunale in tanti, fra gli uffici del personale amministrativo, si sono chiesti che fine avesse fatto. Sapevano - a grandi linee - che la collega si era infortunata. Poi si è sparsa la voce riguardo alla sua sospensione imposta dal giudice, che le ha proibito di recarsi al lavoro per un anno alla luce dell’inchiesta che la vedeva accusata di assenteismo, falso e truffa. Ora le indagini nei confronti di una 60enne funzionaria del palazzo di giustizia di Ravenna si sono concluse, mentre in parallelo il tribunale del Riesame ha rigettato l’istanza con la quale la dipendente pubblica chiedeva di poter tornare in ufficio.
Nuove denunce dei medici
Sono almeno 58 i certificati medici ritenuti falsi dalla Procura, grazie ai quali la lavoratrice avrebbe beneficiato di altrettanti giorni di assenza regolarmente retribuiti, percependo un compenso non dovuto di circa 4.500 euro. Nel cosiddetto 415 bis, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, si aggiungono anche le denunce legate alle firme disconosciute dagli stessi medici in alcuni dei certificati presentati.
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