Ravenna, Fratelli d'Italia prende 42mila voti in più
Gran parte di chi nel 2018 ha votato Lega questa volta si è orientato verso Fratelli d’Italia. Ma il simbolo con la fiamma è stato scelto anche da una buona parte dei delusi del Movimento 5 Stelle mentre Forza Italia ha pagato la concorrenza del ticket Calenda-Renzi. Il Pd ha sostanzialmente confermato i dati di quattro anni e mezzo fa, perdendo a livello assoluto su scala provinciale 3.909 voti che vanno però contestualizzati all’interno del calo dell’affluenza. Sono invece 48.737 i ravennati che nel 2022 hanno scelto FdI: erano 6.634 alle ultime elezioni politiche. Alla crescita del partito della Meloni fa in parte da contrappeso in coalizione la flessione del Carroccio, passato da più di 40mila voti a circa 14mila. Voti finiti probabilmente al nuovo partito forte della coalizione. Probabile invece che buona parte dei 9.806 persi nei 18 comuni ravennati da Forza Italia, la metà di quelli ottenuti nel 2018, sia finito fuori dalla coalizione. Ovvero a Italia Viva-Azione, il “terzo polo” che non era presente nel 2018 e che potrebbe avere beneficiato di un quadro politico più semplificato, con meno liste, raccogliendo anche i consensi che quattro anni fa erano andati al Pri. Probabile inoltre che una parte degli elettori del Pd abbia optato per quella scelta. Alla fine il movimento di Calenda e Renzi ha ottenuto 17.666 voti. Ai grillini si è già accennato ma vale la pena approfondire. Nel 2022 avevano ottenuto in provincia 61mila voti. Domenica sono scesi a 19.148. Un gap di 42mila preferenze finite in buona parte nell’astensionismo ma anche a favore di Giorgia Meloni che ha fatto il pieno dei voti di protesta, essendo l’unico partito all’opposizione. Per quanto riguarda il panorama a sinistra del Pd, il quadro era molto semplificato rispetto al 2018, quando si presentarono Liberi e Uguali, Potere al Popolo, Partito Comunista e Sinistra Rivoluzionaria. Un universo che valeva più di diecimila voti travasati solo in parte verso l’Alleanza Verdi-Sinistra, in coalizione con il Pd fermatosi in provincia a 7.566 voti. Probabile che qualcuno degli elettori di sinistra abbia scelto il partito di Conte e qualcuno abbia optato per l’astensionimo. In definitiva entrambe le coalizioni hanno guadagnato voti rispetto al 2018: 5.912 in più il centrodestra, 1.957 il centrosinistra.