Ravenna, ecco il rigassificatore: dalla nave 5 miliardi di metri cubi di gas VIDEO


Accolta da una fitta nebbia, è arrivata questa mattina al porto di Ravenna la nave rigassificatrice BW Singapore, destinata a rimanere in Adriatico, secondo quanto deciso in fase autorizzativo, per 25 anni. Il progetto, fortemente voluto dal Governo Draghi rappresenta una delle risposte principali alla crisi energetica scatenata dal conflitto in Ucraina e dalla necessità di ridurre la dipendenza dal gas russo.

La nave è stata scelta come secondo terminale galleggiante per la rigassificazione in Italia, dopo quello di Piombino. Il suo approdo a Ravenna è frutto di un iter accelerato, reso possibile grazie a procedure semplificate e al forte sostegno delle istituzioni locali e nazionali.
Il progetto ha preso forma nell’estate del 2022, quando il governo Draghi ha individuato la necessità di nuovi rigassificatori per garantire la sicurezza energetica nazionale. La scelta di Ravenna non è stata casuale: il porto della città è già un hub strategico per il settore energetico, con infrastrutture consolidate e una lunga tradizione nell’offshore. Inoltre, la presenza di Eni e della sua rete di gasdotti ha reso il sito particolarmente adatto a ospitare la nave.
Dopo l’acquisto, la Bw Singapore è stata sottoposta a lavori di adattamento prima di essere destinata a Ravenna. Il posizionamento della nave è stato previsto a circa 8,5 km dalla costa. Da qui, il gas rigassificato sarà immesso nella rete nazionale attraverso un metanodotto costruito ad hoc.
Fin dall’inizio, il progetto ha diviso l’opinione pubblica. Da un lato, le istituzioni locali, con il sindaco Michele de Pascale e la Regione Emilia-Romagna, hanno sostenuto l’iniziativa sottolineandone l’importanza strategica ed economica. Si stima che l’impianto possa contribuire a coprire il 10% del fabbisogno nazionale di gas, garantendo maggiore stabilità ai prezzi e sicurezza agli approvvigionamenti.
Dall’altro, associazioni ambientaliste e alcuni comitati locali hanno espresso preoccupazioni per il possibile impatto ambientale. Il dibattito ha riguardato in particolare il rischio di sversamenti e le conseguenze per l’ecosistema marino, oltre alla richiesta di accelerare la transizione verso fonti rinnovabili. Nonostante le contestazioni, il progetto ha superato rapidamente l’iter autorizzativo. L’approvazione è arrivata nell’autunno del 2022, e i lavori di realizzazione delle infrastrutture di collegamento sono stati portati avanti con tempi record.
Con l’arrivo della BW Singapore, Ravenna diventa un punto nevralgico per la rigassificazione in Italia. La nave avrà una capacità di trattamento di circa 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno.