Ravenna, da Sirio 22 multe in due mesi a negoziante, ma il giudice di pace ne annulla 18

Una raffica di multe: 22 in due mesi, tutte alla stessa attività e tutte firmate Sirio. Sono arrivate in blocco dopo Natale al titolare di uno dei più longevi negozi di abbigliamento di via Cavour, che dalla metà dello scorso ottobre fino ai primi di dicembre ha varcato senza poterlo fare le telecamere che sorvegliano la Ztl. Non che fosse sprovvisto di permesso: l’aveva, ma solo per particolari fasce orarie. Una batosta da 1.848 euro in tutto, che si è risolta tutto sommato bene dopo il ricorso dell’esercente. Di queste 22, il Giudice di pace ne ha annullate ben 18.

Il giro di vite di Sirio

La questione riguarda proprio un cambio di passo nel funzionamento di Sirio. A partire proprio dall’autunno scorso il sistema di lettura targhe ha iniziato a rilevare anche gli orari di accesso alle zone a traffico limitato. Ecco allora che oltrepassare la telecamera fuori dalla finestra temporale consentita equivale a un accesso non autorizzato. La raffica le sanzioni anche ai titolari di permesso per entrare in centro sono iniziate ad arrivare in blocco proprio verso la fine dell’anno.

Una batosta da 1.848 euro, pari a 84 euro per ciascuna multa. Il titolare del negozio le ha impugnate tutte, facendo ricorso dinanzi al giudice di pace Anna Maria Venturelli tramite gli avvocati Giacomo Scudellari e Giorgia Montanari. Come controparte, si sono trovati il Comune, costituitosi come parte resistente insistendo affinché tutti e 22 i verbali venissero riconosciuti.

I motivi del ricorso

Tra le argomentazioni presentate dai difensori del negoziante, quella che ha accolto più spazio nel corso dell’udienza è stata la «buona fede del trasgressore». Non a caso - questo il rilievo dei legali - il negozio ha sempre pagato le autorizzazioni per circolare con i propri mezzi fino alla sede di via Cavour e anche nei magazzini (anch’essi in centro) già dai primi tempi di entrata in funzione del sistema automatico per sanzionare gli accessi abusivi alla ztl.

L’imprenditore pare inoltre che fosse del tutto ignaro dell’aggiornamento del sistema varchi; motivo per cui i difensori hanno anche suggerito di considerare le infrazioni come un’unica violazione. Salomonica la sentenza: non una, non 22, bensì quattro. E d’ora in avanti occhio all’orologio.

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