Ravenna, Chiesa e convento dei Cappuccini all’asta. La Provincia parte da un milione di euro

La Provincia di Ravenna ha deciso di mettere in vendita uno dei suoi immobili. Partendo da una base d’asta di un milione di euro, l’ente di piazza Caduti cederà parte del complesso immobiliare denominato “Chiesa di Santa Maria degli Angeli e convento dei Frati Cappuccini” che si trova a Ravenna in via Oberdan 6. «L’immobile era stato acquisito alcuni anni fa dalla Provincia valutando la possibilità di un ampliamento del liceo scientifico Oriani in quegli spazi – spiega il presidente della Provincia, Michele De Pascale –. Oggi, però, il luogo non è più adatto ad ospitare le aule della scuola anche alla luce dell’evoluzione delle norme sismiche. A ciò si aggiunga il fatto che si è deciso di realizzare una succursale del liceo scientifico nell’area in prossimità dell’istituto per geometri, in via Marconi, dove c’è attualmente un cantiere, i cui lavori sono peraltro collegati al Pnrr. Quindi, a questo punto, per la Provincia non ha più senso mantenere la proprietà. La speranza è che chi acquista l’immobile possa poi acquisire anche l’area dei Cappuccini e rigenerare tutto il complesso».

L’ex convento dei Cappuccini rappresenta uno dei luoghi storici della città. L’ordine religioso si trasferì nella struttura nel 1894. Nel secolo scorso il convento fu sede per molti anni del Seminario minore e del Liceo dei Cappuccini bolognesi-romagnoli. Negli anni ‘60 una parte del convento è stata utilizzata per ospitare operai che lavoravano in città in quel periodo.

La grande vitalità del luogo è però scemata col tempo. I Cappuccini hanno lasciato l’edificio nel 2014, la crisi di vocazione aveva infatti ridotto notevolmente gli occupanti. Il complesso è imponente e qualche anno fa era anche emersa l’ipotesi di sfruttarlo per creare degli alloggi per gli studenti universitari. Il luogo, infatti, è in una posizione strategica. L’idea però non ha avuto seguito e non si è materializzata nemmeno l’ipotesi di nuovi spazi per il liceo scientifico. Da qui la decisione dell’ente guidato da Michele De Pascale. Con un provvedimento datato 9 ottobre, la Provincia ha deciso di affidare all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato spa, con sede a Roma, il servizio di pubblicazione per estratto dell’avviso di asta pubblica.