Ravenna, chiama il figlio «bestia di Satana». Madre condannata per maltrattamenti

«Da oggi non hai più una mamma...ti lascio solo con tuo padre e ti scordi di averla...». Solo a leggerle, sono parole che mettono i brividi. Figuriamoci se a sentirle è un bambino, in un’occasione apostrofato come “bestia di Satana». Si capisce come mai queste espressioni, sommate a violenze non solo psicologiche ma fisiche, siano costate ieri la condanna a 2 anni e 15 giorni a una donna di 37 anni accusata di maltrattamenti in famiglia. Dopo il rinvio a giudizio, il processo durato due anni si è concluso ieri con la sentenza del collegio penale, pronunciata dal giudice Cecilia Calandra (a latere i colleghi Piervittorio Farinella e Cristiano Coiro). Confermata l’accusa di maltrattamenti nei confronti del figlioletto, riqualificando invece il reato a minacce per quanto riguarda le frasi pronunciate verso il marito, entrambi costituiti parte civile con l’avvocato Silvia Brandolini, nei confronti dei quali sono stati disposti risarcimenti provvisionali rispettivamente di 6mila e mille euro.