Ravenna, area ex Amga: Confesercenti contro il nuovo supermercato
La città si prepara ad ospitare un altro supermercato, nonostante le tante aperture degli ultimi anni. I lavori sono partiti qualche giorno fa nel comparto Ex Amga, che sorge all’incrocio tra via di Roma e di via Venezia. L’idea che nascesse una nuova struttura commerciale aveva già in passato sollevato polemiche, che però evidentemente non hanno portato ad alcuna modifica. Così, le ruspe sono entrate in azione e il progetto edilizio sta prendendo forma.
Tra le forze contrarie al nascituro supermercato, c’è anche Confesercenti che in una nota spiega le ragioni della sua contrarietà. «Il progetto è sicuramente di qualità, non l’ennesimo prefabbricato, ma il paradigma è completamente sbagliato, non è possibile pensare di riqualificare edificando ulteriori nuove superfici commerciali, la città ne è satura» interviene tranchant Riccardo Ricci Petitoni, responsabile per Confesercenti per il comparto Commercio e Centro Storico
«Si tratta tra l’altro di un progetto recente, approvato dal consiglio comunale nel 2021 - aggiunge Ricci Petitoni -, non di una destinazione urbanistica datata, figlia di una previsione sovradimensionata dello sviluppo demografico cittadino, che poi non si è realizzato, come negli insediamenti a sud e ad est dell’area urbana. Comprendiamo le esigenze dei proprietari privati ma l’ente pubblico dovrebbe in questi casi far valere il proprio ruolo d’indirizzo, perorando la necessità, piuttosto, di edilizia residenziale di pregio e di spazi direzionali, che possano portare flussi economici di qualità al fragile equilibrio commerciale del centro storico cittadino, sempre più minacciato dalla crisi, dalla riduzione del potere d’acquisto, dalla concorrenza delle multinazionali».
Oltre che sugli aspetti economici, Confesercenti fa leva anche su aspetti legati al consumo di suolo e di estati sempre più roventi: «Crediamo -conclude Ricci Petitoni - che siano fondamentali anche la riverdificazione e la riforestazione degli spazi urbani centrali, non solo periferici, per contrastare il fenomeno delle isole di calore che rendono le nostre città sempre più roventi e la fruizione delle strade e delle piazze sempre più difficoltosa nel periodo estivo, per residenti, clientela e turisti».