Ravenna. Anziana truffata online, la polizia recupera e restituisce 40mila euro
Nel pomeriggio del 18 novembre 2024, gli agenti della Polizia di Stato di Ravenna hanno riconsegnato circa 40.000 euro a un’anziana ravennate vittima di una truffa online. La somma è stata recuperata grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile sotto la direzione della Procura di Ravenna.
La vicenda
La truffa ha avuto inizio il 24 aprile 2024, quando la vittima, resasi conto del raggiro, si è recata presso l’Ufficio denunce della Questura. Il giorno precedente, aveva ricevuto un messaggio sul cellulare che segnalava il blocco di una sua carta di credito e richiedeva di seguire delle procedure online e telefoniche per sbloccarla.
Contattato il numero indicato nel messaggio, la donna è stata indotta dal truffatore, che si spacciava per un operatore bancario, a eseguire delle operazioni apparentemente necessarie per riattivare la carta. Seguendo le istruzioni del malfattore, la vittima ha effettuato un bonifico di 49.850 euro, convinta che si trattasse di una procedura di sblocco.
L’intervento della Polizia
Grazie a tempestive indagini, gli agenti della Polizia di Stato hanno rapidamente identificato le coordinate bancarie utilizzate dal truffatore e il conto corrente di destinazione del bonifico. Questo ha permesso all’autorità giudiziaria di emettere immediatamente un decreto di sequestro, bloccando ulteriori movimentazioni sul conto. Tuttavia, il truffatore era già riuscito a prelevare circa 10.000 euro.
Le indagini successive, condotte attraverso analisi bancarie e altre attività investigative, hanno portato all’identificazione del presunto autore della truffa. Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti documenti e carte di credito legati al raggiro, confermando l’ipotesi investigativa.
La restituzione
Nella giornata di lunedì, gli agenti della Squadra Mobile hanno notificato alla vittima il decreto di restituzione, permettendo così di riaccreditarle circa 40.000 euro.
Questo caso sottolinea l’importanza della tempestività nelle denunce e l’efficacia del lavoro congiunto delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria nel contrasto alle truffe online.