Ravenna, aggredito da due molossi (uno recidivo) cagnolino in fin di vita

RAVENNA. Assalito e azzannato da due cani di grossa taglia mentre si trovava in un’area adibita a sgambamento, ora versa in fin di vita nella clinica veterinaria di Russi. Si tratta di quello che è accaduto a Bill, cagnolino che giovedì scorso si trovava, accompagnato dal proprio padrone, in una struttura di Lido Adriano, adiacente all’argine sinistro dei Fiumi Uniti, denominata “Il Voltone 3”. L’area realizzata da Federcaccia Ravenna, infatti, è destinata alle gare cinofile e al suo interno vengono addestrati e “sgambati” i cani.
Come ricostruito dalla polizia locale i due molossoidi, di proprietà di un uomo residente a Lido Adriano, dopo essere fuggiti da casa hanno assalito Bill, che si trovava con il padrone nell’area perimetrata e segnalata per lo sgambamento dei cani da caccia. «Una volta agguantato – raccontano da Federcaccia – i due aggressori hanno iniziato a passarsi e lanciare in alto la povera bestiola, fino a ridurla in fin di vita, sotto gli occhi del proprietario impossibilitato a intervenire per non fare la stessa fine. Successivamente è stato portato in gravissime condizioni nella clinica veterinaria di Russi, ove si trova tutt’ora ricoverato in prognosi riservata».
Al proprietario dei due cani aggressori sono stati così contestate, verbalizzate e notificate tutte le violazioni del caso che si trovano nel Regolamento tutela benessere animali del Comune di Ravenna e, inoltre, la polizia ha scritto all’Asl al fine di valutare anche il provvedimento di allontanamento per motivi di sicurezza. In passato, infatti, uno dei due cani era stato oggetto di precedenti verbali di contestazione della polizia locale a causa di un episodio simile, un’aggressione ai danni di soggetti che passavano lungo l’argine sinistro dei Fiumi Uniti.
In un simile contesto, la stessa Federcaccia sottolinea la situazione di grande pericolo esistente nel campo di sgambamento dei cani, «un’area dove sono presenti anche figli e nipoti di tutte le età, potenzialmente vittime dei cani. L’atmosfera che si è venuta a creare con questi episodi porta a non frequentare più il campo, per non correre il rischio di essere aggrediti».