Parco eolico offshore di Ravenna. Il Pd fa approvare in Regione una risoluzione per velocizzare la procedura

Ravenna
  • 13 febbraio 2024

RAVENNA. Sbloccare il progetto Agnes al largo di Ravenna, utilizzando la stessa procedura straordinaria usata per il rigassificatore. A chiederlo è l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, che oggi ha approvato una risoluzione proposta dal Pd a sostegno di impianti eolici e fotovoltaici offshore in Adriatico. «E’ sempre più necessaria la realizzazione di grandi impianti di energia rinnovabile- sostiene la dem Manuela Rontini, prima firmataria della risoluzione- il progetto Agnes, localizzato oltre le 12 miglia nautiche dalla costa di Ravenna, è interamente offshore ed è unico nel panorama nazionale. Il progetto è stato accolto positivamente da comunità locale e stakeholder. Tuttavia non sono mancate complicazioni burocratiche e il processo autorizzativo è ancora in attesa dell’approvazione definitiva da parte del Ministero per quanto riguarda la compatibilità ambientale. Sarebbe opportuno adottare la procedura straordinaria che ha consentito al rigassificatore di avere l’autorizzazione in 120 giorni». Il parco eolico e fotovoltaico al largo di Ravenna, continua Rontini, «rappresenta una progettualità strategica per il territorio emiliano-romagnolo e l’intero Paese, nel rispetto di tutte le norme di settore. Occorre pertanto velocizzare l’iter di approvazione, garantendo al contempo sicurezza e qualità del lavoro, assicurando alle imprese della pesca e acquacoltura della Romagna la possibilità di continuare a svolgere le proprie attività anche all’interno delle aree dedicate all’impianto, definendo protocolli specifici e adeguate compensazioni».

Per questo, insiste il Pd, per il progetto Agnes «chiediamo di applicare la stessa procedura straordinaria prevista per il rigassificatore di Ravenna», raccogliendo anche «la petizione depositata dal sindaco di Ravenna e sostenuta dalla Camera di commercio di Ferrara e Ravenna oltre che dalle associazioni economiche e sindacali del territorio», a cui si aggiungono anche «18.000 firme di cittadini a favore del progetto». Per la consigliera IV Giulia Pigoni, «la recente crisi energetica ha dimostrato l’importanza di puntare sull’autonomia energetica e l’indipendenza dalle fonti fossili. Bisogna sostenere questo progetto, sbloccando il carico burocratico». Anche per la verde Silvia Zamboni il progetto Agnes va sostenuto, insieme a quello dell’offshore eolico a Rimini. «Si deve fare il possibile affinché i due impianti vadano in porto», sostiene. Per il dem Andrea Costa, «l’impianto non ha ostacoli, se non quelli burocratici. Per cui il territorio va ascoltato. Vediamo se da Roma arriveranno risposte con tempistiche diverse rispetto a quelle per i decreti attuativi sulle comunità energetiche». Dubbioso invece il centrodestra. «Riteniamo la risoluzione un po’ fumosa- dice il leghista Emiliano Occhi- perché si parla genericamente di Alto Adriatico e non si specifica quali sarebbero i rallentamenti nell’iter. Inoltre non si sa quali saranno le compensazioni di costi per i residenti e i cittadini dell’area». Per Marco Mastacchi, consigliere di Rete Civica, è «scontata l’utilità dell’impianto». Ci sarebbero invece «dubbi sul percorso. La società che ha presentato il progetto ha 10.000 euro di capitale, per cui la procedura va chiarita perché parliamo di un’importantissima opera pubblica gestita da una piccola società privata. Poi va considerato il beneficio dei cittadini».

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