Nuovo focolaio a Ravenna: 12 braccianti contagiati

RAVENNA - A distanza di circa una settimana dalle 9 positività al coronavirus scoperte nell’arco di pochi giorni e tutte riguardanti persone originarie del Bangladesh residenti tra Ravenna e Cervia, il numero dei contagi che coinvolgono cittadini bengalesi continua a salire. Giovedì le indagini epidemiologiche dell’Ausl hanno permesso di scoprire 12 nuovi casi, tutti asintomatici, fra i braccianti agricoli di un’azienda situata nelle campagne a Nord della città. Un focolaio che potrebbe anche aumentare di dimensioni, considerato che i tamponi effettuati non hanno ancora dato il responso completo e sono tutt’ora in corso gli accertamenti e i monitoraggi con i contatti stretti delle persone risultate positive al Covid-19. Questo significa che il numero dei contagi potrebbe con buona probabilità salire nei prossimi giorni.

Contagi reciproci

Alcuni fra questi lavoratori erano arrivati nei giorni scorsi dal paese natale, uno dei voli internazionali provenienti dall’Asia meridionale e atterrati all’aeroporto “Fiumicino” di Roma sui quali - probabilmente facilitato da tante ore di permanenza in uno spazio limitato - si sarebbe diffuso il virus. Vivevano tutti assieme, nella zona fra Sant’Antonio e Sant’Alberto, ed essendo asintomatici l’ipotesi più accreditata è che si siano infettati reciprocamente.

Ma proprio alla luce dei contagi della scorsa settimana, parte di loro pare si trovasse già in isolamento domiciliare. Inevitabile, però, che l’accertamento della Sanità pubblica estendesse i controlli anche all’azienda agricola in cui gli stranieri lavoravano. La visita dell’Ausl risale a giovedì. I risultati stanno gradualmente saltando fuori, e già ieri sarebbe stato notificato un primo bilancio. Tra loro non risulta nessun caso sintomatico o in condizioni da rendere necessario il ricovero ospedaliero.

Ondata di contagi

Il focolaio non sarebbe inoltre legato ai contagi resi noti la scorsa settimana, quando in provincia di Ravenna si è interrotto il rassicurante trend che vedeva i nuovi casi pressoché limitati agli screening sierologici. Alle 9 positività riscontrate si aggiungeva quella di una donna incinta, sempre di nazionalità bengalese, residente a Savio, che dopo essersi sentita male si era presentata al “Bufalini” di Cesena per poi essere ricoverata dopo l’esito del tampone. In più, risultava un altro connazionale ospite in un centro per stranieri del Cesenate e assunto come commesso a Pinarella. La notizia dei nuovi contagi arriva in un momento non proprio sereno sull’andamento del coronavirus in Regione. Secondo i dati diffusi dall’Istituto superiore della sanità l’indice di contagio relativo la settimana 22-28 giugno è salito a 1,28, fra i peggiori del Paese.

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