Nuova piscina, il Comune di Ravenna incontra associazioni e gestore
RAVENNA. Il giusto equilibrio tra rientro, e guadagno, dell’investimento, e accessibilità della struttura. Lo ricerca, non senza affanni, il Comune di Ravenna per il progetto della nuova piscina comunale, su cui da mesi si è aperto il dibattito con le preoccupazioni delle associazioni natatorie cavalcate dai partiti di opposizione. Così questa mattina l’assessore allo Sport Giacomo Costantini riunisce per un nuovo confronto rappresentanti del soggetto costruttore Arco Lavori, del soggetto gestore Coopernuoto individuato da Arco Lavori, e le associazioni del nuoto. Per vagliare anche una serie di proposte concrete come la possibilità di creare una realtà comune, insieme al soggetto gestore, che possa portare a valorizzare le eccellenze locali nella Federazione italiana nuoto. Di certo, ribadisce l’amministrazione, la caratteristica principale del project financing è prevedere che il ristoro del finanziamento stesso, per la maggior parte a carico di soggetti privati anche se l’opera è pubblica o di pubblica utilità, sia garantito dai flussi di cassa. E il modello gestionale assegna a Coopernuoto le attività più prettamente “commerciali” come nuoto libero, Cre, acquagym, riabilitazione, pre-parto. Il nodo sono i corsi di avviamento al nuoto e i corsi di nuoto preagonistico, e, appunto, “il migliore equilibrio possibile tra sostenibilità finanziaria dell’investimento e miglior fruizione della struttura”. E da questo punto di vista, “ci sono ancora diversi elementi da vagliare, non facili da valutare compiutamente a distanza di almeno due anni dall’entrata in funzione del nuovo impianto”.
Per quanto riguarda il cantiere, la scelta di realizzare per prime, nell’area libera a sud dell’impianto attuale, la vasca da 25 metri e quella ludico-multidisciplinare, spiega l’assessore, è dettata da “esigenze tecniche imprescindibili”, a partire dalle prescrizioni impiantistiche. Mentre le modifiche al progetto si devono a “miglioramenti architettonico-funzionali” per razionalizzre i percorsi e realizzare una tribuna da oltre 800. Viene inoltre inserito nella vasca da 50 metri un pontone come richiesto dalle società sportive. Il cronoprogramma prevede che l’attuale vasca da 50 metri sia demolita nell’estate 2026. E per allora saranno fruibili la vasca da 25 e quella ludico-multidisciplinare. Per garantire alle società sportive gli spazi d’acqua necessari alle società, verrà pubblicata un’indagine di mercato a strutture adeguate per la stagione 2026-2027 e, qualora si rendesse necessario, anche successivamente. I costi a carico delle società sportive non cambieranno, conclude, l’assessore, e all’interno del bilancio comunale a partire dal 2026 è previsto un fondo di copertura di eventuali maggiori costi.