Niente concordato per la Cofari di Ravenna. Decisa la liquidazione
La Cofari è in liquidazione coatta amministrativa. La Cooperativa Facchini Riuniti, lo scorso ottobre, aveva provato ad accedere al concordato preventivo, presentando un piano che sarebbe dovuto essere discusso ulteriormente in udienza a metà dicembre. A novembre, però, è arrivata la doccia fredda con la pubblicazione, da parte del Ministero, del decreto che pone la storica cooperativa ravennate in liquidazione coatta. A inizio dicembre, la Cofari ha così chiesto l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi “con riserva”, chiedendo misure cautelari a tutela del proprio patrimonio. Il giudice ha però respinto l’istanza.
I conti della coop
La liquidatrice nominata è la dottoressa Francesca Morellini, cesenate. Nel decreto del Ministero con cui viene nominata la professionista, si ricorda lo stato in cui si trova la cooperativa. Si «evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo circolante di 1.066.453 euro, si riscontrano debiti esigibili entro l’esercizio successivo di 3.338.876 euro e un patrimonio netto negativo di 179.436 euro». Il Ministero ricorda anche che «il grado di insolvenza è rilevabile, altresì, dalla presenza di debiti verso istituti previdenziali e assistenziali, di un contenzioso con l’Inps, di solleciti di pagamento relativi a fatture insolute, di atti di pignoramento presso terzi, di diversi decreti ingiuntivi e della revoca di affidamenti da parte di istituti di credito». I dati su cui il Ministero basa la sua analisi sono aggiornati al 23 dicembre 2023.