Milano Marittima, 18 locali sanzionati. Ora si rischia la chiusura
Ora i locali di Milano Marittima che hanno sgarrato rischiano la chiusura delle attività per motivi di ordine pubblico. La decisione non è ancora stata presa, ma è sul tavolo degli organi competenti, che sono pronti a tutto pur di mettere la parola fine ai disordini che da tre settimane stanno sconvolgendo la località. Una scelta sofferta ma forse necessaria, anche perché i rapporti firmati dalle forze dell’ordine sul weekend appena terminato hanno rafforzato la convinzione che bisogna fare di più. Su 57 attività economiche controllate dalla polizia locale, ben 18 sono state sanzionate nel fine settimana per inottemperanza alle regole imposte dall’ordinanza del sindaco Massimo Medri e dalle normative a contrasto della diffusione del Coronavirus. Un’attività su tre, insomma, non rispetta quanto è stato prescritto, alimentando soprattutto il malcostume di una somministrazione di bevande alcoliche senza ritegno anche a giovanissimi, molti dei quali sono stati beccati con alcolici portati direttamente da casa dentro i bauli delle auto o negli zaini. Tra i multati anche nomi eccellenti della movida di Milano Marittima. Nomi come la Pousada di via Rismondi, sanzionata per assembramenti e assenza di mascherine da parte dei clienti. Il locale “Drink store” di viale Romagna è stato invece multato per aver infranto le regole sulla somministrazione di bevande alcoliche, così come il “Pizza&Kebab” di viale Roma, diversi minimarket, la “Bigiotteria indiana” di viale Italia – che evidentemente non vende solo orpelli da indossare ma anche alcolici – e l’Emporio Sas di via dei Mille. L’Hotel Gabbiano di viale Italia è stato invece sanzionato per aver organizzato un evento musicale non permesso. Ovviamente per tutti si tratta di accuse che, in caso di ricorso, dovranno essere confermate di fronte all’autorità competente.