Lugo, ospedale chiuso per alluvione ma i lavoratori perdono la giornata di paga

Ravenna
  • 19 dicembre 2024

LUGO - «Il costo dell’alluvione viene scaricato completamente sui lavoratori. Di fronte a questa ingiustizia chiediamo al Governo e alla Regione Emilia Romagna, sollecitata subito dopo gli eventi alluvionali dalle federazioni sindacali regionali, di dare risposte concrete a tutte le lavoratrici e lavoratori coinvolti, affinché vengano riconosciute le giornate di lavoro». A denunciare questa situazione, nata nel settembre scorso a causa dell’alluvione che ha colpito alcune zone della Romagna, è la Fp Cgil, che punta il dito contro il trattamento riservato al personale sanitario dell’ospedale Umberto I. Nel territorio di Lugo, nelle ore più difficili di quei giorni, dal 19 al 21 settembre, l’amministrazione locale emanò infatti un’ordinanza per effetto della quale a scopo preventivo venne evacuato il presidio ospedaliero. Gli operatori rimasero a casa, poiché i pazienti dell’ospedale di Lugo furono trasferiti in altre strutture del territorio.

A distanza di mesi dall’evento, l’Ausl Romagna ha però di recente emanato una nota in cui informa che per le giornate dell’alluvione i dipendenti dell’azienda non si vedranno riconosciute le giornate di lavoro. Stessa sorte è riservata ai lavoratori che sono stati impossibilitati a recarsi al lavoro, perché hanno subito ingenti danni. In pratica, gli operatori sanitari dovranno utilizzare i giorni di ferie, oppure i permessi orari, per sopperire l’“assenza” dal luogo di lavoro in quei giorni concitati, condizionati in modo pesante dall’alluvione.

Come spiegano dalla Fp Cgil, «il problema non è solo per il territorio lughese, ma anche per altre zone della Romagna (in particolare nel Forlivese, ndr). L’azienda sanitaria informa, inoltre, che non sarà possibile riconoscere i permessi straordinari retribuiti per l’emergenza alluvionale. Tutte queste impossibilità da parte dell’Ausl Romagna sono imputabili al fatto che in occasione dell’alluvione del settembre 2024 – a differenza di quanto avvenuto per l’alluvione del maggio 2023 – non è stato preso alcun provvedimento di carattere nazionale o regionale».

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