Lugo, Elena Zannoni candidata sindaca del Pd: «Ho i miei valori, ma aperta al dialogo col mondo cattolico»
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Elena Zannoni è la candidata sindaca per Lugo designata dal Partito democratico in vista delle Amministrative di giugno. Una decisione assunta l’altra notte dalla direzione del partito a larghissima maggioranza: solo due i contrari, mentre il sindaco Davide Ranalli, nonostante le avvisaglie, ha deciso di appoggiarla votandola. Elena Zannoni, 49 anni, vive a Lugo, è madre di due figli e attualmente amministratrice delegata di Federcoop Romagna. Tuttavia, la politica la mastica da parecchio: a 19 anni viene eletta consigliera comunale, a 25 entra nella giunta Roi, poi in quella di Cortesi, col quale è stata anche presidente del Consiglio comunale. Da circa tre anni ha ripreso la tessera del Pd, dopo essersene privata per alcuni anni, tra cui quelli di Renzi. Ma si è trattato solo di un piccolo break dall’impegno politico. La tessera che ha da sempre è invece quella dell’Anpi.
Zannoni, a nemmeno un anno dalla sua nomina come ad di Federcoop chi l’ha convinta ad accettare questa sfida e in che modo?
«Ho un lavoro stimolante e interessante, questa candidatura non era in effetti nei miei progetti. Quando però dal Partito democratico è arrivata una richiesta di disponibilità è stato per me difficile ignorarla. L’impegno civico è una parte davvero importante della mia vita e Lugo è la città in cui sono cresciuta e in cui sto crescendo i miei figli. È la città di cui sono da sempre orgogliosa».
Lei invece ha convinto tutti o c’è ancora qualcuno tra i vostri probabili e auspicati alleati con cui chiarire delle questioni?
«Questo è solo l’inizio di un percorso: sono consapevole anche che la mia assenza dalla vita pubblica per alcuni anni fa sì che molti non mi conoscano. Dovremo incontrarci, parlare di programmi e priorità, da oggi».
Anche tra i vostri questa presunta sterzata a sinistra che vedono in lei ha destato alcune perplessità, in primis nel mondo cattolico?
«Non c’è una sterzata a sinistra: ho i miei valori ma mi candido per un progetto civico, amministrativo e politico che ha come primi obiettivi il miglioramento della qualità di vita dei lughesi e la crescita della città. Ai cattolici che mi hanno espresso perplessità ho dato la mia disponibilità fin da subito a incontrarci e altri mi hanno mandato messaggi di sostegno e vicinanza».
Il resto dell’intervista nel Corriere Romagna in edicola