“La Romagna è la California d’Italia, ma serve una legge speciale per i fiumi”: il presidente della Cassa di Ravenna Patuelli a tutto campo

Ravenna
  • 26 settembre 2024

“In questo inizio di autunno le prospettive per l’economia italiana appaiono positive seppure con interrogativi, e io mi ritrovo in questa definizione”: il Presidente di UnionCamere Emilia Romagna Valerio Veronesi ha aperto così i lavori della conferenza ‘I Dialoghi dell’economia regionale’, svoltasi questa mattina a Bologna, citando una intervista dei giorni scorsi del presidente di Abi e de La Cassa di Ravenna Antonio Patuelli. E i dati illustrati dal Vicesegretario di Unioncamere Guido Caselli confermano questa prospettiva positiva che ha dato l’innesco al Presidente Patuelli per esprimere fiducia nell’andamento dell’economia, non prima però di aver approfondito tre grandi temi di attualità. In primis l’alluvione.

“Sottovalutazione grave da decenni”

‘Vi è stata una sottovalutazione da decenni - ha detto Patuelli - delle peculiarità del territorio. Bisogna avere consapevolezza della storia, non basta un satellite che fotografa il territorio. E la storia dice che il Lamone, che ha rotto drammaticamente a Traversara, è un fiume che fino a metà del Novecento era senza foce perché confluiva in una vasta palude bonificata. L’alveo ora corre spesso sopra le case ed i terreni ed attraversa la bonifica e la nuova foce è tra Casalborsetti e Marina di Ravenna. Ma queste situazioni così particolari non si getiscono con la normale amministrazione bensì dobbiamo prendere atto che l’uniformazione delle normative appiattisce diversità che sono rilevanti e che sono frutto di storie profonde di cui bisogna essere consapevoli. Il nostro romagnolo è un bacino di torrentacci, perché tali sono, che non hanno avuto nei decenni da più di 50 anni, ovvero dall’alluvione di Firenze, la stessa attenzione che ha portato a prevenire ed evitare il ripetersi di questi drammi dell’Arno. La parola chiave è quindi adottare una normativa speciale di cui non possiamo più fare a meno”.

Le banche e i tassi

Il secondo tema è stato quello del mercato delle banche. “L’Emilia Romagna è una tra le regioni più importanti in Europa per il Pil ed una di quelle col maggiore tasso di crescita. E noi come banche siamo molto interessati a sostenere l’economia, ma pretendiamo che ci sia certezza nel diritto e nella legislazione. Da Piacenza a Cattolica siamo la Regione che ha avuto il maggior pluralismo, sia come forme di proprietà sia come acquisizioni estere. Lo abbiamo vissuto con serenità e spirito costruttivo. Ma l’applicazione delle regole europee che prevedono la libera circolazione delle persone e dei denari deve valere per tutti. Se si dovesse verificare una interferenza sull’indipendenza della Banca Centrale Europea sarebbe una picconata non solo al suo ruolo ma anche all’Unione Europea”.

Il terzo quesito riguarda la dinamica dei tassi: “Quelli della Bce sono già più bassi di quelli americani, britannici e di tanti paesi extra Ue. E teniamo conto che i tassi reali sono legati a indici come l’Euribor che sono indici di mercato che anticipano e quindi oggi sono più bassi di quelli della Bce”.

Ravenna e il porto

Patuelli è poi arrivato alla situazione della regione e della Romagna in particolare. “Il porto di Ravenna sta conoscendo investimenti che non si verificavano da duemila anni, dai tempi di Augusto. Il rigassificatore e i fondali più profondi garantiscono un grande sviluppo. Ma da Ravenna poi è difficile muoversi con i treni. Oggi partono migliaia di treni merci soprattutto notturni, ma la ferrovia da Ravenna a Castelbolognese è ancora quella costruita da Luigi Carlo Farini per collegare la città alla linea Rimini-Bologna fatta costruire da Pio IX. La quadruplicazione della linea da Castelbolognese a Bologna è un progetto che implicherà anni di lavori. Si deve intervenire subito con fantasia e senso pratico. Per esempio osservando che non è vero che da Ravenna a Castelbolognese c’è un unico binario doppio. Non è vero! Da Ravenna a Russi c’è un duplice doppio binario mentre da Russi a Castelbolognese c’è un binario diretto e un ulteriore binario per Faenza. Utilizziamo meglio anche quest’ultimo che oggi è sottoutilizzato’. ‘La Romagna - ha concluso Patuelli - è la California d’Italia: e abbiamo tutti interesse che sia collegata nel modo migliore al resto d’Italia”.

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