L’ex pugile ravennate: “Stop ai vandalismi nei luoghi dedicati allo sport”

Ravenna

RAVENNA Il sollievo perché un oggetto caro, «dei guantoni con cui avevo disputato un mondiale», sono tornati nelle sue disponibilità. Anche però l’amarezza, perché «abbiamo subìto un furto e vandalismi, in un’area che è deputata all’educazione dei ragazzi, attraverso lo sport. Abbiamo fatto doverosa denuncia e lanciamo un appello perché, parallelamente agli investimenti che qui si stanno portando avanti, possa avvenire anche una riqualificazione della zona».

Alberto Servidei di Ravenna Boxe è dispiaciuto, perché non si aspettava che un luogo dello sport come il Pala Costa (e le palestre delle società sportive che all’interno di essa sono ospitate), potesse essere effratto «per sottrarre pochi effetti personali dagli armadietti, alcuni spiccioli che detenevamo nella cassetta sociale e, nel disordine, pensavo anche un paio di miei guantoni. Speciali, perché li avevo indossati in un incontro molto importante – spiega il maestro di boxe ed ex campione -. In realtà, messo a posto il disordine, sono saltati fuori, nelle pertinenze della palestra. Li avevano buttati via, come fossero un oggetto comune. Per me sono tutt’altro». Con quei guantoni infatti Servidei, campione italiano ed europeo di boxe, aveva cercato di conquistare anche il mondiale a Sidney, contro l’australiano Billy Dib. Risulterà l’unica sconfitta in una carriera agonistica straordinaria, costellata da 31 vittorie e due pareggi.

Il fatto di cronaca è noto e risale al weekend. Perché lunedì mattina gli addetti alle pulizie del Pala Costa riscontrano un grande disordine e la mancanza di alcuni oggetti, tra cui le merendine nei distributori di cibo e bevande, con le macchinette scassinate per sottrarre il denaro. Un nuovo episodio che segnala il degrado nella zona, purtroppo inasprito in questa fase di cantiere all’interno dell’ex Ippodromo, che porterà strutture di importanza nazionale dedicate al ciclismo finanziate col Pnrr. Lavori quindi che si concluderanno in tempi brevi, ma anche nel maggio scorso nelle ex scuderie si erano segnalate tracce di presenze e bivacchi notturni: «Ci fa molto piacere che questa area sportiva possa essere rilanciata e tornare ai fasti di un tempo, ma al momento la situazione sta sfuggendo di mano. Chiederei nel frattempo di intervenire, come avviene per tutelare le scuole. Si fanno ordinanze – propone Servidei – per tutelare i minori che frequentano gli istituti dalla vicinanza di slot e per garantire loro parametri di decoro. Lo stesso occhio dovremmo dedicarlo anche alle strutture sportive, perché ci entrano quegli stessi minori che vogliamo giustamente proteggere».

Il furto è comunque, con evidenza, stato compiuto da criminali di basso livello: «Sono stati lasciati lì i computer e i cellulari di servizi. Lo percepisco come un gesto brutto e inquietante, perché conferisco una funzione sacrale al luogo dove si svolge lo sport. Quei vandali dovrebbero sapere che queste strutture servono ai ragazzi – conclude Servidei – mi chiedo con che cuore si possa pensare di depredarle».

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