Il viceministro Bignami a Ravenna: “Ferrovie, per l’alta velocità si ragiona su una stazione Romagna verso Forlì”
Il governo ha una strategia “chiara” per il porto di Ravenna, “non solo regionale, ma nazionale e continentale”, che si concretizza per esempio con l’istituzione della Zona logistica semplificata. Lo sottolinea il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami intervenendo questa mattina in città al convegno “Adria shipping summit-Stati generali della portualità e della logistica del Nord-est” promosso da Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro-settentrionale e Ravenna port hub.
La ferrovia e una stazione “Romagna” verso fporlì
Sul fronte ferroviario ci sono i 3,6 miliardi di euro per il potenziamento del tratto Bologna-Castel Bolognese per l’immissione della linea convenzionale verso Ravenna e per l’Alta velocità. Che poi arriverà a Rimini: è “complesso intervenire - non nasconde - ma non possiamo bucare San Bartolo senza passare da lì”. Senza creare poi troppe fermate, chiosa, per questo “si ragiona su una stazione Romagna verso Forlì che è baricentrica”. E poi sfruttare l’Alta velocità per il traffico merci di notte. A Rfi, conclude, “abbiamo chiesto un profondo ascolto dei territori” attraverso il dibattito pubblico, per un’opera “strategica” per i flussi del porto di Ravenna verso Bologna e altre realtà.
L’Autorità portuale di Ravenna
Tornando al porto di Ravenna, aggiunge Bignami, la scelta del successore del presidente dell’Autorità Daniele Rossi, sarà importante e ispirata a “una visione nazionale”. Si tratta di un processo “articolato che vede l’intesa con la Regione, il passaggio in commissione parlamentare, la possibilità per il Governo di scegliere con procedure di superamento del dissenso”, perchè le Autorità, ribadisce, sono parte di un “unicum a livello nazionale, hanno una riconnessione profonda con le politiche del Governo”, per il quale le politiche portuali sono “imprescindibili”, aree retroportuali comprese. Rossi, continua, “ha fatto bene” e da chi prenderà il testimone sarà necessaria “una perfomance ancora più onerosa”. Per cui occorre individuare “una persona che continui il lavoro con la collaborazione di tutti, con consenso istituzionale unanime, coinvolgendo gli operatori e il territorio che deve accettare la sfida lanciata dal governo con l’istituzione della Zls”.
Il Candiano, prosegue, ha “una ricettività specifica che stiamo cercando di diversificare”, ma per la flessione dei flussi “ha comunque perso una quota piccina”. Per il retroporto, entra nel dettaglio, c’è la progettazione “spinta” per la Romea, con studio e progettazione inseriti per la prima volta nel Contratto Anas. Stesso discorso per la statale 16, per la quale è stato vinto il round al Consiglio di Stato per la variante di Argenta e “i lavori possono proseguire”.