Il sindaco di Ravenna De Pascale: «I pini in città sono un pericolo. Andranno gradualmente sostituiti»

Ravenna
  • 04 dicembre 2023

Su un centinaio di richieste di intervento ai Vigili del fuoco per i danni causati dal forte vento di sabato nel territorio provinciale, circa il 70% ha riguardato la caduta di rami o alberi, e i più fragili al cospetto delle raffiche sono i pini. Ieri mattina, ad esempio, lo stradello principale a Marina di Ravenna era ancora bloccato, all’altezza dei cottage, dal crollo degli alberi, ma anche in città - al netto della tragedia sfiorata in via delle Industrie, dove a cadere su un’auto in movimento è stato un platano - sono proprio i pini a dare i problemi maggiori. Torna così alla ribalta il dibattito sul verde urbano che spesso si accende nei centri colpiti da fenomeni di maltempo sempre più aggressivi, e sul banco degli imputati c’è proprio l’albero che campeggia nello stemma del Comune, probabilmente destinato un domani a scomparire dal paesaggio cittadino.

«Pianta non idonea alla città»

«Il pino non è idoneo all’ambito urbano - dice il sindaco Michele de Pascale -. Quando soffiano venti come quelli visti sabato i danni sulle alberature sono ormai all’ordine del giorno e colpiscono anche quelle in ottimo stato e potate, sulle quali dunque non è possibile fare previsioni. Capisco e rispetto chi pone questioni identitarie, perché la pianta è simbolo della nostra città, ma occorre prendere atto della realtà: i pini in città possono rappresentare un pericolo. Gradualmente bisognerà arrivare alla loro sostituzione con altre essenze più adeguate, non ripiantandoli quando vengono rimossi».

Manutenzione difficile

Le criticità sono già ben note a chi si occupa della manutenzione: «Quando facciamo le bonifiche delle radici - prosegue de Pascale - il tronco viene indebolito e la pianta poi rischia di cedere. Lasciando le radici, invece, il problema si riversa sulle sedi stradali e può rendere pericoloso il transito dei mezzi»

Le pinete

Il discorso è ovviamente diverso se ci si sposta nelle pinete, ma anche qui le cose stanno cambiando: «Si tratta comunque di luoghi artificiali essendo basati su una monocoltura - spiega il sindaco -. Quando si vanno a compiere operazioni di riforestazioni è chiaro che sia il pino a prevalere, ma è importante inserire anche altre essenze. Gli agronomi e gli esperti di habitat forestali confermano la che prevalenza nel pino in questo contesto va benissimo, ma è sempre meglio avere un sistema arboreo più variegato».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui