Il rigassificatore a Ravenna, Snam: “Contributo decisivo per la sicurezza energetica del Paese” VIDEO

La nave rigassificatrice BW Singapore ha concluso oggi con successo la manovra di ormeggio a circa 8 chilometri al largo di Ravenna, nel pieno rispetto del cronoprogramma previsto. La FSRU (Floating Storage and Regasification Unit), dopo l’arrivo nel porto di Palermo a dicembre scorso, e le successive operazioni di messa in gas e raffreddamento a Cartagena (Spagna), ha raggiunto la piattaforma offshore ex-Petra, utilizzata un tempo per ricevere le navi petroliere e di recente riadattata proprio per accogliere la nave rigassificatrice, in un’ottica di recupero delle infrastrutture esistenti e di salvaguardia ambientale.
“L’arrivo della nave a largo di Ravenna, nel pieno rispetto delle tempistiche, mette a disposizione del Paese un asset strategico, che insieme alla Italis Lng ormeggiata a Piombino costituisce uno step fondamentale per la diversificazione delle forniture e la sicurezza energetica del Paese”, ha commentato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam. “Ravenna è un approdo ideale, non solo perché ospita sul suo territorio un distretto industriale di eccellenza specializzato nel settore energetico, ma anche per la sua posizione strategica capace di attrarre i flussi di gas in arrivo dall’area del Mediterraneo orientale e non solo”.
Costruita nel 2015, la BW Singapore è in grado di stoccare 170mila metri cubi di gas liquefatto e rigassificarlo per una capacità complessiva di 5 miliardi di metri cubi l’anno. La nave è stata acquistata da Snam nel corso del 2022, come una delle misure messe in atto a seguito del conflitto in Ucraina. L’incremento della capacità complessiva di rigassificazione del Paese è stato considerato strategicamente rilevante per garantire la sicurezza energetica nazionale: ad oggi, il gas naturale liquefatto (GNL) rappresenta circa il 25% del consumo totale di gas del Paese. Una volta in esercizio, la BW Singapore consentirà di portare la capacità complessiva di rigassificazione italiana a 28 miliardi di metri cubi, equivalente ai volumi importati via gasdotto dalla Russia nel 2021, prima del conflitto russo-ucraino.