Il neo-presidente De Pascale: “L’autonomia? Mi batterò perché ci si fermi”
Sull’autonomia “consiglierei a tutti di fermarsi”. Anzi, “io mi batterò perchè ci si fermi. Non sarò tra quelli che fanno più uno”.
Lo mette in chiaro Michele De Pascale, neoeletto governatore dell’Emilia-Romagna, incontrando la stampa questa mattina in Regione dopo il successo elettorale di ieri. “Spero che non solo i rilievi della Corte costituzionale - dice - ma anche i dati dell’affluenza facciano riflettere i miei colleghi presidenti. Ormai è evidente, quando una Regione vota da sola i dati di partecipazione sono bassi”. E in questo senso, spiega De Pascale, “io sono preoccupato da una Repubblica che vuole continuare ad accentrare funzioni su un livello istituzionale che poi al voto ha i livelli di partecipazione più bassi”. I
n questi anni, sottolinea il neopresidente, “sia dai Comuni e dalle Province sia dallo Stato, abbiamo convogliato poteri sulle Regioni. Ma poi sistematicamente per i Comuni e lo Stato i livelli di partecipazione sono più alti, mentre se in Regione facciamo il 50% di affluenza stappiamo una bottiglia”. Detta in altri termini, incalza de Pascale, “questa bulimia di funzioni e poteri non si traduce in un riconoscimento da parte dei cittadini”. Per questo, insiste il sindaco uscente di Ravenna, “consiglierei a tutti di fermarsi”. Piuttosto, suggerisce, “lavoriamo sulle funzioni che abbiamo e capiamo se sul piano amministrativo ci sono altre cose da fare. Ma non capisco perchè spostare ancora funzioni dallo Stato alle Regioni, creando 20 staterelli con leggi diversi”. Quindi, assicura de Pascale, “da presidente mi batterò perchè ci si fermi. Non sarò tra quelli che fanno più uno. Un conto è gestire, un conto è legiferare. E in questi anni abbiamo già decentrato tanto da questo punto di vista”.
“La sanità sarà la mia ossessione”
Sarà la sanità la vera ‘ossessione’ di De Pascale. “Ho intenzione di occuparmi molto di sanità - conferma lo stesso governatore neoeletto- questo non significa tenere o non tenere la delega. Ma su questo tema mi troverete spesso in prima fila”. Del resto, ricorda De Pascale il periodo che ha trascorso in coma nel 2011 a causa di un incidente stradale, “io sono vivo grazie al servizio sanitario di questa terra, al quale devo tutto”. In questo modo, quindi, “mi sembra di ridare un po’ di quello che ho ricevuto”. De Pascale assicura dunque il suo impegno anche sul fronte delle risorse. “Prima di fare un euro di tagli alla sanità andremo a cercare ogni risorsa straordinaria- assicura- in ogni armadio, in ogni fondo di bilancio e in ogni residuo. Vogliamo ingaggiare una battaglia nazionale sulla sanità pubblica, è uno dei temi su cui l’Emilia-Romagna serve al Paese e vuole essere guida per una battaglia nazionale a difesa sanità pubblica” e dei finanziamenti. De Pascale ci tiene poi a sottolineare come anche nelle liste della sua coalizione “c’è stato un grande consenso per i rappresentanti della sanità e per questo sentiamo di aver ricevuto consenso e fiducia da parte di tanti operatori sanitari, che ci responsabilizza molto. Con loro vogliamo rafforzare il sistema sanitario regionale, non ci rassegniamo a passare da essere i migliori a essere i meno peggio. Per noi è un tema centrale”.