Il 112 numero unico di emergenza in Emilia-Romagna: si parte il 3 dicembre con Bologna e Cento

  • 02 dicembre 2024

Una risposta in dieci secondi e un’attivazione più rapida dei soccorsi, qualsiasi sia la natura dell’emergenza, grazie anche alla rilevazione immediata della posizione di chi chiama. L’Emilia-Romagna volta pagina e attiva il numero unico europeo delle emergenze. Chi chiamerà il 112 (ma rimarranno attivi anche gli altri numeri, ad esempio il 113, il 115 o il 118) otterrà una risposta da un centralino unico in collegamento con tutte le centrali ‘specifiche’ e verrà smistato a seconda del tipo di urgenza, che sia un problema sanitario, un incendio o un incidente stradale.

Si parte dal 3 dicembre a Bologna e Cento

Si parte già da domani, 3 dicembre, dai distretti telefonici con i prefissi 051 e 0534, quindi la Città metropolitana di Bologna e Cento per arrivare entro aprile 2025 in tutta l’Emilia-Romagna. L’attesa della Regione è di 3,5 milioni di chiamate all’anno a cui dare risposta entro dieci secondi (due squilli) almeno nel 90% dei casi e attivare subito le unità di soccorso appropriate. Si punta così a migliorare il tempo di reazione dei soccorritori: oggi ad esempio il tempo di partenza dell’ambulanza del 118 per un arresto cardiaco è ancora oltre i cinque minuti. Ma l’obiettivo è anche ridurre le telefonate ‘improprie’ ai numeri di emergenza: oggi circa il 40% di telefonate non sono indirizzate correttamente a questi numeri. Le risposte saranno affidate ad un centinaio di operatori appositamente formati nelle due sedi regionali di Bologna e Parma. La centrale unica del 112 sarà raggiungibile anche con canali di comunicazione alternativi alla chiamata telefonica, attraverso l’utilizzo dell’app “Where are you”, scelta come applicazione di riferimento nazionale.

L’attivazione del numero unico, commenta la presidente della Regione Irene Priolo, che ha presentato oggi la novità in viale Aldo Moro, “è un risultato molto importante per la nostra regione ma soprattutto per i cittadini. L’emergenza in questa regione è una eccellenza ed avere un numero unico è fondamentale anche per gestire al meglio gli eventi nella loro criticità”. Per l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, avere un numero unico per tutte le emergenze “significa maggiore tempestività e appropriatezza della risposta, anche grazie alla immediata geolocalizzazione della chiamata”. Entro il 2025 inoltre verranno resi attivi anche i due numeri 116 e 117 riservati i problemi sanitari di bassa criticità, una sorta insomma di Cau “telefonico”. Per il viceprefetto vicario di Bologna, Beaumont Bortone, il numero unico “mette l’Emilia-Romagna al pari di altre regioni. Siamo sicuri che il 112 risponderà molto bene alle esigenze dei cittadini”.

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