Federico Marchetti, l’amico ravennate di Re Carlo III, un rapporto nato parlando di scarpe GALLERY




RAVENNA. E’ stato l’unico italiano - insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e alla figlia del capo dello Stato, Laura - a essere presente alla cerimonia di incoronazione di re Carlo III nel maggio del 2023 a Londra. Tanto da diventare un collaboratore del monarca britannico e punto di riferimento per progetti comuni all’insegna della sostenibilità.
Da Ravenna alla Silicon Valley fino a Buckingham Palace. Un percorso professionale non comune quello di Federico Marchetti, imprenditore visionario nato all’ombra dei mosaici nel 1969 e conosciuto nel mondo per aver fondato Yoox, la prima piattaforma globale di e-commerce dedicata alla moda e al design, nonché primo “unicorno” italiano. Dopo la laurea in economia alla Bocconi e un mba alla Columbia University di New York, ha rivoluzionato l’approccio al lusso online, portando brand prestigiosi in un mondo digitale allora ancora inesplorato. Ma al di là del successo imprenditoriale, negli ultimi anni Marchetti ha costruito una rete di relazioni che va ben oltre il business, toccando la sfera della sostenibilità, della diplomazia culturale e perfino della Corona britannica.
Un progetto condiviso
Il punto di contatto più alto di questo percorso è senz’altro la sua collaborazione con re Carlo III . L’incontro tra i due, come ha avuto modo di affermare lo stesso Marchetti in diverse interviste e anche nel suo libro (“Le avventure di un innovatore”) è avvenuto parlando di scarpe. Marchetti aveva invitato il re a un evento organizzato nella sede Yoox di Londra. Si sono incontrati e hanno rotto il ghiaccio parlando di vecchie calzature come raccontato nel volume: «Le sue avevano più di vent’anni ed erano ancora perfette, io avevo un paio di John Lobb che indosso da oltre un decennio. Quindi abbiamo lanciato “Modern artisan”, il primo progetto congiunto che vedeva un gruppo selezionato di giovani artigiani italiani e inglesi coniugare il loro sapere e la loro artigianalità con l’intelligenza artificiale. Unendo la loro creatività ai dati dell’AI, hanno dato vita ad una collezione che piacque così tanto al pubblico che vendemmo la metà dei prodotti in sole due settimane, meglio dei grandi brand del lusso».
Un alleato del re su moda e ambiente
Il re, da decenni promotore di iniziative a favore della sostenibilità e fondatore di numerosi progetti green, ha visto in Marchetti un alleato strategico per affrontare le sfide ambientali nel mondo della moda. Così è nata la Fashion Task Force, un organismo sostenuto dalla Sustainable Markets Initiative voluta proprio dal monarca britannico. L’imprenditore ravennate è stato nominato presidente di questo gruppo di lavoro che coinvolge grandi nomi dell’industria globale con l’obiettivo di trasformare le filiere produttive in chiave sostenibile e responsabile.
La relazione tra i due si è consolidata nel tempo, fino a trasformarsi in una vera collaborazione a più livelli. Marchetti oggi siede infatti anche nel consiglio di amministrazione della King’s Foundation, l’organizzazione caritativa fondata dal sovrano per promuovere educazione, cultura e sostenibilità attraverso l’arte, l’architettura e l’artigianato. È inoltre membro del board di Highgrove, la storica tenuta reale nel Gloucestershire, simbolo dell’impegno del re per l’ambiente ed è stato uno degli 80 selezionati invitati di recente alla cena di Re Carlo dedicata allo slow fashion e allo slow food italiani. Ecco allora che forse non è un caso che nel suo viaggio ufficiale nel Belpaese Carlo III abbia deciso di passare anche da Ravenna. Una visita non solo diplomatica, ma il simbolo di un ponte tra storie personali e impegni globali. Da un lato, un imprenditore italiano capace di portare nel futuro uno dei settori più conservatori del made in Italy. Dall’altro, un sovrano che ha fatto della causa ambientale la sua missione molto prima che diventasse una moda. Insieme stanno cercando di dare un volto più etico e consapevole all’industria del lusso, unendo tradizione e innovazione, passato e futuro. E anche Ravenna e Londra.