Faenza: insegue in auto la ex e il nuovo compagno, poi li aggredisce con un punteruolo
Li ha inseguiti in auto tagliandogli la strada e costringendoli a fermarsi. A bordo dell’auto sapeva che avrebbe trovato l’ex moglie insieme al nuovo compagno. Ed è proprio verso di lui che è andato a regolare i conti, per poi tornare verso la propria vettura e prendere un punteruolo, che ha impugnto contro la donna dalla quale era ormai separato. Tra le persone che da fuori hanno osservato la scena qualcuno ha avuto il sangue freddo di intervenire, scongiurando il peggio. Ma altro non era che un primo round di un ulteriore confronto intercettato alla fine dai carabinieri, che lo hanno arrestato.
Per quanto accaduto nel primo pomeriggio di sabato scorso è finito in carcere un 38enne di origine albanese residente a Faenza. Incensurato, difeso dall’avvocato Eva Pregu, è comparso ieri in tribunale per l’udienza di convalida. Chiedere scusa non è servito tuttavia a farlo uscire dalla cella.
L’incontro in auto
Stando a quanto ricostruito dai primi accertamenti finiti agli atti del fascicolo aperto dal sostituto procuratore Lucrezia Ciriello, il 38enne e l’ex moglie erano ormai legalmente separati da almeno un anno, pur non essendo ancora divorziati. Nonostante ciò, pare non si fosse rassegnato alla fine della relazione, men che meno ad accettare la possibilità che l’ex coniuge avesse nuove frequentazioni.
Stando a quanto riferito dalle vittime agli inquirenti, sabato pomeriggio, intorno alle 13.45 l’uomo li ha inseguiti in auto fino a costringerli a fermarsi.
Una volta sceso dall’auto, l’ex coniuge si è diretto verso l’altra vettura per costringere il nuovo compagno dell’ex moglie a un confronto, fatto - tuttavia - di calci e pugni. Nella colluttazione furibonda (il 38enne ha riportato la frattura di una costola mentre il “rivale” si è rotto un polso), i due sono ruzzolati in un fossato.
Non pago, l’uomo è tornato in auto per prendere un punteruolo lungo 40 centimetri, con il quale è tornato verso la donna. Secondo i testimoni era pronto a usarlo, e lo avrebbe fatto se nessuno fosse intervenuto. Forse per quello, bloccato dai presenti, si è allontanato.
Nel frattempo i carabinieri erano stati allertati. Così, quando il 38enne si è ripresentato sul posto in compagnia del cugino, per lui l’arresto è stato inevitabile, con le accuse di violenza privata e lesioni personali. Addosso gli inqurenti gli hanno trovato anche 18,3 grammi di marijuana.
All’aggressione appena avvenuta si sono sommate poi le dichiarazioni dell’ex moglie, che ha riferito di ripetuti episodi di violenze sempre più gravi, a partire già dall’ottobre del 2022, fatti di molestie e minacce, anche di morte.
Interrogato in carcere, lo straniero ha chiesto scusa sostenendo di non essersi mai lasciato andare a comportamenti simili e dicendo di avere compreso quanto accaduto. Ma alla luce della gravità dei fatti e del pericolo di reiterazione, il giudice per le indagini preliminari Corrado Schiaretti, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto il carcere.