Faenza, Bertozzi (FdI) lascia il consiglio comunale. “Divergenze interne al partito”

FAENZA - Inaspettate ai più, ma forse intuite tra i ranghi di Fratelli d’Italia, il consigliere Stefano Bertozzi ha comunicato ieri le dimissioni dal consiglio Comunale mentre «dal Partito già non ho più cariche – ha spiegato al telefono –: il mio è più un ritiro dalla politica, almeno per il momento». La firma dell’atto è attesa questa mattina in Comune, e probabilmente al prossimo consiglio comunale (il 29 aprile) vi sarà la surroga con l’entrata del primo dei non eletti, Andrea Monti, se sarà disponibile.
Sulle motivazioni Bertozzi anticipa «divergenze di pensiero e di azioni all’interno del partito, sopraggiunte dopo le ultime elezioni regionali che mi hanno lasciato amareggiato e deluso: ci sono giochi a cui non intendo prestarmi».
Ai suoi elettori, che non sono pochi, le dimissioni le ha annunciate con un video sui canali social: «Devo dirvi una cosa – ha esordito –: è giunto il momento di salutarvi, l’unica decisione possibile per come sono fatto, non sono riuscito a cambiare le cose. In provincia di Ravenna manca la volontà, perché va bene così».
La figura di Bertozzi si è distinta nei palinsesti della politica locale e delle opposizioni per tenacia, precisione nelle numerose istanze, puntualità negli atti, attenzione al tessuto sociale ed economico, particolarmente attivo nelle interpellanze a riguardo delle alluvioni (effetti, prevenzione, responsabilità), tant’è che si era parlato di una sua possibile candidatura a sindaco nel 2026. Invece «continuerò a svolgere la mia professione di quadro direttivo in una banca, che non ho mai lasciato, infatti se sono entrato in politica, non è certo per una poltrona, ma perché risiede in me uno una passione, una volontà di giustizia, correttezza, trasparenza per il bene comune, che faccio fatica a riconoscere nell’attuale sistema».
Il ritiro potrebbe non essere definitivo, data l’esperienza maturata e la qualità dimostrata, tant’è che potrebbero arrivare corteggiamenti da parte di altre formazioni di centro destra (Forza Italia, Lega, liste civiche) anche per il semplice fatto che intorno a lui ruota un elettorato piuttosto cospicuo che, come lui stesso sostiene «ha inciso sulle elezioni regionali, portando all’elezione di un consigliere a Bologna, perciò non sono più disponibile a fare il portatore di voti per altri, i cui unici meriti sono fedeltà e allineamento». Se qualcuno si farà avanti «vedremo» si limita a dire, lasciando aperti spiragli ed eventuali sorprese. F.D.