Elezioni Emilia-Romagna, De Pascale: “I Cau? Ci sono correzioni da fare. Tutti gli aeroporti vanno valorizzati” VIDEO

Ravenna
  • 26 luglio 2024

Se verrà eletto presidente in Regione Michele de Pascale metterà mano ai Cau. Per il candidato di centrosinistra alle regionali di novembre, infatti, ci sono “correzioni” da fare sull’organizzazione degli ambulatori per i codici bianchi e verdi messi in campo dalla seconda giunta Bonaccini. “Dietro il nome Cau - premette de Pascale - ci sono tante cose diverse. Il primo è stato fatto a Cervia, anche se ancora non si chiamava così, e io ne fui fautore. In quel caso il modello del Cau ha evitato la chiusura del punto di primo intervento ed e’ stato salvifico. Oggi molti centri senza il Cau non avrebbero niente”. Molto differente il discorso che riguarda le città. In questo caso, dice de Pascale presentando oggi le sue dieci proposte sulla sanità, “alcune critiche sono fondate e devono vedere un aggiornamento. Mentre nei piccoli centri i Cau hanno evitato che tutto si caricasse sui Pronto soccorso, per quanto riguarda le città le cose che ha detto la Fimmg non sono infondate: i Cau sono andati piu’ sulla medicina generale che sull’emergenza”. Quindi bene la scelta fatta dalla Regione ma ora “ci sono elementi da correggere”. Secondo la visione di De Pascale, i medici di medicina generale devono inoltre “avere gli stessi percorsi facilitati di accesso alle specialistiche che hanno i Cau”. I quali, sottolinea ancora il sindaco di Ravenna e candidato Pd, “non devono esser raccontati come una via preferenziale e maggiormente orientati allo sgravio dei Pronto soccorso”.

Gli aeroporti

Se verrà eletto presidente, de Pascale e’ pronto a trovare un’intesa per decongestionare l’aeroporto Marconi di Bologna a favore degli altri scali della regione. Il candidato Pd lo ha spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa nel capoluogo, distinguendo il tema “contingente” dei cantieri al Marconi, con le “condizioni logistiche difficilmente affrontabili” che hanno attirato l’ira del sindaco Matteo Lepore dalla opera di complessivo ripensamento del sistema regionale sui cui occorrerà “provare a coinvolgere le migliori competenze mondiali” nel nuovo corso in Regione. Per quanto riguarda il primo punto “di fronte alla enorme crescita del Marconi, ci troviamo a gestire disservizi oggettivi, ma questo deriva da un territorio che è iper-attrattivo. L’alternativa sarebbe peggio”, osserva de Pascale. Per il resto, aggiunge il sindaco di Ravenna, “sono totalmente d’accordo con Lepore che non ci si può trovare con l’hub principale della regione sovraffollato e tre altre strutture regionali sovraffollati”. Quindi “uno dei primi atti della Regione sarà mettere a sedere le quattro città e le quattro società aeroportuali e insieme scrivere la nuova politica aeroportuale dell’Emilia-Romagna. C’è lo spazio per decongestionare Bologna e valorizzare gli altri”.

“Ravenna trascurata”

Se abbia o meno ‘abbandonato’ Ravenna, come sostiene la sua avversaria Elena Ugolini, “lo giudicheranno i cittadini di Ravenna, ma io sento grande entusiasmo”, replica de Pascale. Comunque “non mi sento assolutamente di abbandonare Ravenna. Se sul mio nome non ci fosse stata un spinta molto forte dalla Romagna oggi non sarei qui”. Come dire: il gradimento dei ravennati e non solo ha ‘pesato’ nella scelta della candidatura, che ora passa per un rapporto soprattutto con quelle zone della regione dove il dem e’ oggettivamente meno conosciuto. De Pascale, nel replicare ad Ugolini, tira fuori peraltro una gaffe compita da Lucia Borgonzoni quando fu designata come sfidante di Stefano Bonaccini sempre per la Regione Emilia-Romagna. “La scorsa campagna elettorale- ricorda de Pascale- era cominciata con la candidata del centrodestra che sbagliò sui confini dell’Emilia-Romagna. Faccio notare a Ugolini che Ravenna è in Emilia-Romagna, chiunque vincerà le prossime elezioni regionali si dovrà preoccupare anche del Comune e della Provincia di Ravenna”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui