De Pascale: “Sono vicino alle famiglie degli alpinisti dispersi sul Gran Sasso, grazie a tutti i soccorritori”

Ravenna
  • 27 dicembre 2024

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale ha salutato la stampa per i saluti di fine anno: “Innanzi tutto un pensiero ai due alpinisti romagnoli dispersi. Ringrazio chi si sta adoperando per i soccorsi, sono vicino alle famiglie e alla comunità di Santarcangelo”.

“Un anno particolare”

“Questo - prosegue De Pascale - è stato un anno particolare per la Regione, con l’insediamento della nuova amministrazione, con tre presidenti in un anno. Ci sono buoni auspici per fare un lavoro degno della nostra regione. Colgo l’occasione per il vice sindaco facente funzione Fabio Sbaraglia, che prenderà la guida della mia Ravenna. Si voterà in primavera e spero che si voti il prima possibile. La finestra è 15 aprile-15 giugno, spero che si voti al più presto”.

La sanità

De Pascale ha poi affrontato il tema della sanità: “Noi come regione garantiamo gratuitamente prestazioni che a livello nazionale non sono previste dal sistema sanitario. Nessuno in questo senso ha numeri come i nostri e in passato abbiamo destinato fondi straordinari alla sanità per evitare il taglio ai servizi. Ora siamo chiamati a una interlocuzione col Governo in questo senso, perché noi non vogliamo fare tagli sulla sanità, anzi: pensiamo che le risorse che stiamo investendo siano insufficienti. Il nostro sistema sanitario è il “più pubblico” d’Italia e ci sono degli elementi da correggere nel riparto dei fondi”.

I lavori post alluvione

Inevitabile il tema sul dissesto idrogeologico. “Non passerà giorno senza che si affronti questo tema, questo posso garantirlo. Però ci serve un salto di qualità, vogliamo spingere sull’acceleratore per aumentare la nostra capacità di azione sul territorio e lo dico indipendentemente dalle scelte che farà in futuro il Governo. Regione e amministrazioni locali vogliono essere protagonisti di uno scatto per la manutenzione del territorio. E ce la faremo, ve lo assicuro. Quello che ci preoccupa è la messa a terra delle tante opere che ci riguardano, sono opere di grandi dimensioni per circa 90 milioni di euro. Ci sono almeno 800 progetti iper-prioritari e per queste opere o cambia radicalmente lo schema di relazione e il lavoro di squadra col commissario non saremo in grado di provvedere per tempo a questi interventi”.

De Pascale continua analizzando il tema dei lavori e quello del commissario: “Per una cassa di espansione i tempi attuali sono 6-7 anni, serve un cambio di passo a tutti i costi. Serve un cambio di passo a tutti i costi. Sento tanti nomi sul commissario, con la caratteristica costante delle stellette... io non commento le indiscrezioni, ma non avendo ricevuto telefonate dalla Presidenza del Consiglio, ribadiamo la nostra posizione: qui si deve cambiare tutti e prendersi la responsabilità del cambiamento. Io ci metto la faccia ed è una sfida che implica il rischio di fare brutta figura, ma ho il dovere nei confronti della comunità”.

Il presidente della Regione rincara la dose: “Non capisco la figura di un militare come commissario. Figliuolo ha fatto un buon lavoro sulla campagna vaccinale, ma qui passa il messaggio che davanti alla gestione delle emergenze, la Repubblica si affida a un membro di gestione della difesa. La ricostruzione è fatta di indennizzi e opere di riqualificazione, non capiamo il nesso con un membro della Difesa. Mi unisco a quanto detto da Elena Ugolini: se non devo essere io il commissario, almeno si nomini un tecnico della materia e soprattutto non si gestisca tutto da Roma, quello è stato un errore oggettivo. Dateci una struttura con sede in Emilia-Romagna guidata da una struttura competente”.

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