De Pascale: “Il principio dei due mandati non è sbagliato, lo dicevo anche da sindaco” VIDEO

Ravenna
  • 15 gennaio 2025

Quello del terzo mandato è “un tema che sento poco: avevo già detto che per sindaci e Comuni due mandati sono corretti, nel senso che nel nostro ordinamento per i ruoli esecutivi ad elezione diretta c’è il principio dei due mandati. Per me non è sbagliato, e dicevo le stesse cose quando ero sindaco. In generale, comunque, il principio dell’alternanza delle persone nei ruoli di vertice nelle istituzioni è un principio repubblicano sano e importante, che non può essere sottovalutato”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, oggi a margine dell’inaugurazione di ‘Marca by BolognaFiere’. Continua de Pascale interpellato: “Non è che ‘due’ o ‘tre’ mandati stia scritto in cielo, però il principio evocato” nel dibattito in generale sul terzo mandato, “quello della sovranità popolare, non è- puntualizza de Pascale- totalmente corretto. Ci dev’essere un limite, davanti all’elezione diretta che dà tanto potere a una persona”, appunto il presidente di Regione, “anche nei confronti dell’assemblea. Valeva per me da sindaco, vale oggi che sono presidente di Regione. Se mi dimetto, mando a casa tutto il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. È un potere grande, che viene dato al sindaco o al presidente di Regione, contemperato appunto dal limite dei due mandati”. Aggiunge il presidente dell’Emilia-Romagna: “Peraltro per le Regioni, anche se lo sanno in pochi, l’elezione diretta non è l’unico strumento. Volendo, il Consiglio regionale potrebbe cambiare lo statuto e togliere l’elezione diretta del presidente. A quel punto, non c’è più il limite dei due mandati. La Campania e il Veneto potrebbero farlo”, va al punto de Pascale, aggiungendo invece che ad esempio Vincenzo “De Luca ha cambiato la norma mantenendo però l’elezione diretta. Ma sono rispettoso dell’opinione di tutti. Tra l’altro, De Luca fa una norma per il terzo mandato mentre Luca Zaia vorrebbe fare il quarto” mandato: “Ognuno ha una sua posizione, in ogni caso, che rispetto pienamente. Dico che la norma oggi ha una sua coerenza: se c’è l’elezione diretta hai il limite dei due mandati, se non c’è l’elezione diretta non hai il limite dei mandati”.

Un altro principio valido in generale, continua de Pascale, è che “uno dovrebbe astenersi dal commentare le regole quando lo riguardano direttamente: ad esempio- sorride il presidente regionale- se Stefano Bonaccini avesse avuto tre mandati, io non sarei mai diventato presidente dell’Emilia-Romagna, probabilmente. Magari tra due mandati divento anch’io favorevole al terzo...”, scherza de Pascale.

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