De Pascale a Bologna: “Piantedosi ha detto la parola “antifascista”, mentre Meloni non l’hai mai pronunciata” VIDEO
“Il fatto che il ministro Piantedosi abbia dichiarato finalmente che la strage del 2 agosto è una strage fascista è una notizia, purtroppo. Perché dovrebbe essere un fatto acclarato e comune a tutti”. Lo ha detto il sindaco di Ravenna, candidato del Pd alla presidenza dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, a margine del corteo che sfila per le strade Bologna nel giorno della commemorazione dell’anniversario della bomba alla stazione. “E’ brutto che sia una notizia, però va dato atto” al ministro, “di aver pronunciato una parola che la presidente del Consiglio, che fa politica da vent’anni, non ha mai pronunciato”, rimarca De Pascale.
Ricordare la strage alla stazione di Bologna significa anche ricordare la “vergogna di decenni di depistaggi e di mancata giustizia. E c’è la necessità di chiamare la strage con il suo nome: strage neofascista - ribadisce De Pascale partecipando al corteo per il 44esimo anniversario dell’attentato - una giornata, oltre che della memoria per tenere vivi i valori contro la violenza di qualsiasi natura e contro il terrorismo di qualsiasi natura, ma anche contro una storia di revanche neofascista che in Italia purtroppo è continuata e non si è mai interrotta dal dopoguerra e che va tenuta attenzionata e monitorata in ogni luogo del mondo e in ogni tempo”. Questo “rimane purtroppo un tema di attualità”, aggiunge De Pascale. Dal sindaco, infine, anche un ricordo della “storia struggente” delle due vittime della strage legate a Ravenna, Antonella Ceci e Leoluca Marino.