Cervia, parla il salvatore della donna che si è buttata nel canale

Ravenna

Maxim Mavungu Goma è uno dei protagonisti del salvataggio nei confronti della donna che ha tentato di suicidarsi, gettandosi nel porto canale. Bielorusso, da 13 anni a Cervia, lavora alla reception in un hotel. Casualmente si trovava, insieme al cognato, nella curva del viale 2 giugno che precede il punto di imbarco del traghetto. Stavano tornando a casa quando la loro attenzione è stata attirata da una donna che si voleva buttare in acqua. «Abbiamo cercato di distoglierla – racconta – ma senza riuscirci: lei voleva compiere proprio quel gesto malsano, e alla fine in acqua c’è andata per davvero. Allora l’ho convinta a darmi la mano tenendola così per quasi dieci minuti, ma lei continuava a gridare voglio morire come mia mamma. Era fuori di sé». Fasi davvero drammatiche e concitate, con la sventurata per fortuna ancora a galla, ma decisa a consumare il suo intento suicida. E tuttavia agevolata dalla mancanza di corrente che, altrimenti, l’avrebbe trasportata lontano dai soccorritori. Questi ultimi, poi, nel frattempo erano cresciuti numericamente con due coppie di ragazzi e Gianni Guidi. «Era troppo pesante – ammette Maxim – e se non fossero arrivati gli aiuti non ce l’avremmo fatta a tirarla sulla banchina. Il rischio è che andasse in ipotermia, perché è stata per circa mezzora in quelle condizioni. Se si fosse trovata da sola, magari in un’ora meno frequentata, non so come sarebbe andata a finire. Era con un ragazzo che a quanto pare l’ha trattata male e offesa, ma poi è fuggito in auto».

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