Cervia, il gruppo Focaccia potrebbe salvare i 92 lavoratori dell’ex Farmografica. Chiesto un vertice con Figliuolo

A salvare i 92 lavoratori dell’ex Farmografica che rischiano di perdere il posto potrebbe essere il Focaccia Group: è infatti la realtà cervese leader nella trasformazione di veicoli per disabili e forze dell’ordine il gruppo interessato a subentrare alla multinazionale austriaca Mayr-Melnhof nello stabilimento di viale Di Vittorio dove si realizzano confezioni farmaceutiche. L’intervento di Focaccia, che già in passato ha rilevato altre realtà imprenditoriali, consentirebbe di proseguire le attività continuando a operare all’interno del perimetro produttivo attuale, con l’aggiunta di alcune innovazioni. Il dialogo con il colosso di Vienna, però, è tutt’altro che semplice, perché secondo quanto denunciato pubblicamente dai sindacati Cgil e Uil, Comune e Provincia, le molteplici richieste di aprire un confronto costruttivo sarebbero andate a sbattere contro un muro e ora il timore è che, con la delocalizzazione in sedi polacche e spagnole, anche i clienti dell’azienda siano spinti a guardare all’estero, andando così ad acuire una situazione già difficile. In tale contesto, il sospetto già apertamente manifestato da organizzazioni sindacali e enti pubblici è che «a Vienna, probabilmente, già si pensava alla chiusura» quando i lavoratori erano in cassa integrazione, se non addirittura circa un anno fa, quando la multinazionale ha rilevato la divisione “packaging” dalla britannica Essentra.
Un caso unico
Questa, in ogni caso, sarà una settimana decisiva per capire quali siano le prospettive possibili. I sindacati hanno l’intenzione di muovere la vertenza a livello nazionale, ma non saranno gli unici ad agire ai piani più alti: la vicenda, infatti, si configura come caso unico nel post-alluvione, perché l’azienda cervese potrebbe essere la prima realtà industriale a chiudere i battenti in seguito al disastro di maggio. Allora i dipendenti in cassa integrazione si diedero da fare per ripristinare e riaprire lo stabilimento, ma la ripartenza non c’è mai stata, anzi, sono arrivati i licenziamenti per 92 lavoratori e i conseguenti tavoli di crisi cui partecipano anche Prefettura e Regione.
L’incontro con il generale
Così a giorni, quando il commissario per la ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, sarà a Ravenna per un vertice di aggiornamento, si parlerà anche del futuro dell’ex Farmografica: «Abbiamo chiesto urgentemente un incontro - spiega il presidente della Provincia, Michele de Pascale - perché ad oggi nelle ordinanze il tema degli indennizzi riguarda le aziende danneggiate che chiedono di andare avanti ma non contempla le imprese che chiudono. Siamo sicuri che riceveremo ascolto, ma ci sarà bisogno di grande supporto da parte della struttura commissariale laddove si concretizzasse l’interesse a subentrare».