Caldo anomalo in Romagna, nei giorni della merla come aprile: 20 gradi

Ravenna

Non è primavera, anche se a qualcuno potrebbe essere venuto il dubbio visto il caldo che si è registrato ieri. In tutta la Romagna si sono avute temperature massime che hanno sfiorato i 20 gradi. Nel territorio riminese, forlivese e cesenate la colonnina di mercurio ha raggiunto i 19 gradi, nel Ravennate i 18. Nei giorni della merla, quelli che dovrebbero essere i più freddi della stagione, la Romagna è stata investita da un’ondata di caldo anomalo che ieri ha raggiunto il suo picco e che dovrebbe attenuarsi gradualmente nei prossimi giorni.

Il meteorologo Pierluigi Randi spiega che si sono registrate temperature tipiche di metà aprile: «Siamo di fronte a un’anomalia di circa 10 gradi rispetto alle temperature medie del periodo - dice -. In pianura hanno oscillato tra i 17 e i 19 gradi, mentre in collina, anche a quote considerevoli, si sono registrati intervalli tra i 12 e i 14. Siamo di fronte a un caldo decisamente fuori stagione, ma non si tratta di un record storico. Nel gennaio del 1979 e in quello del 2007, il caldo fu ancora più intenso superando i 20 gradi».

All’origine di questa situazione c’è l’afflusso di aria molto mite che ha origini subtropicali e che è arrivata dall’Atlantico e ha percorso il Mediterraneo occidentale per poi giungere fino in Italia: «Lo scenario è determinato dai venti di Sud-Ovest che impattano con l’Appennino, lo superano e l’aria scende rapidamente verso valle, dall’alto verso il basso riscaldandosi ulteriormente. È il classico vento di Foehn, che è stato particolarmente intenso raggiungendo velocità ragguardevoli. Il record di giornata spetta a San Mamante, nel Faentino, dove le folate hanno raggiunto i 110 km/h. Nel territorio forlivese e cesenate, sempre in Appennino, si è avuto un picco a San Savino di Modigliana con 103 km/h, mentre nel Riminese sono da segnalare i 95 km/h a Novafeltria. Le temperature più alte si sono registrate tra Rimini, Forlì e Cesena perché in questi territori è piovuto poco o niente. Nel Ravennate, soprattutto nel crinale, si sono registrate invece, dalle prime ore di martedì, intense precipitazioni, tra i 50 e 60 millimetri in poche ore, che hanno portato alla piena del Lamone».

Anche per effetto delle ultime giornate, il gennaio 2025 andrà agli archivi come un mese decisamente mite: «Rispetto alla media del periodo registriamo nuovamente un’anomalia intensa - dice Randi -. Il mese che si sta per concludere presenterà una temperatura superiore alla norma di circa 2,5 gradi. Anche in questo caso non si tratta di un record, visto che nel gennaio 2014 ci fu un gennaio che chiuse con temperature medie di 3,8 gradi. Nel 2023 invece l’anomalia fu di +3,7 gradi».

Per i prossimi giorni Randi prevede un graduale abbassamento delle temperature e per il prossimo weekend si annuncia l’arrivo di una nuova perturbazione: «Tra venerdì e domenica registreremo qualche pioggia - spiega -. Le nevicate sono invece attese solo a quote piuttosto elevate».

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