Bagno Astoria: una tradizione di famiglia lunga mezzo secolo

Una tradizione di famiglia lunga mezzo secolo che affonda i piedi nella sabbia e fra i fornelli della cucina e tiene lo sguardo rivolto al futuro per formulare sempre più offerte all’avanguardia in grado di dare risposte alle esigenze di un mondo che cambia alla velocità della luce prestando grandissima attenzione al green e alla sostenibilità: il Bagno Astoria di Marina di Ravenna festeggia in questo 2024 i suoi primi 50 anni rilanciando ancora.
Al timone al fianco dei genitori si è aggiunto anche Andrea Paladini, figlio di quel’Augusto che di ritorno dal servizio militare nel 1974 decise di investire sulle dune romagnole per dedicarsi a un’ospitalità che nel tempo ha aggiunto sempre nuovi tasselli: animazione e una fornita area giochi per i bambini, campi da beach tennis e beach volley, calcio balilla, docce calde e fredde, isole relax con ombrelloni, tende e divanetti, dal 2004 un ristorante che porta in tavola i sapori della tradizione cui si affianca ora un cocktail bar che fonde ricette e atmosfere esotiche con quelle storiche e consolidate.

Relax in vacanza, ma con aria di casa
«La nostra filosofia è sempre stata il cercare di far sentire il cliente a casa e puntiamo a un’accoglienza e un’ospitalità rilassante: le persone le chiamiamo per nome, le conosciamo tutte, nel tempo si crea quasi una famiglia con tutti loro e cerchiamo di coccolarli con il sorriso, la gentilezza e la pulizia della spiaggia e dei tanti servizi» spiega Paladini.

Un Bagno per tutti i gusti e davvero per tutti
«Il nostro cliente più affezionato è il romagnolo, perché essendoci pochi alberghi gli stranieri e gli extra sono appena nell’ordine del 10%. La grandissima parte viene dai dintorni e del Bolognese e non c’è un turista tipo: qui ci sono tutte le fasce d’età e le tipologie, dalla famiglia con bambini che si godono l’area giochi ai giovani che fanno sport e alle coppie che vogliono concedersi un aperitivo o una cena sul mare».

All’Astoria di giorno e di notte, con le chicche della cucina e il cocktail bar
«Il ristorante è aperto tutti i giorni a pranzo, mentre a cena facciamo dal mercoledì al venerdì e il nostro piatto iconico sono gli spaghetti alla chitarra al trito di cozze, un cavallo di battaglia nato quasi per gioco. (pasta fresca e sugo bianco di cozze tagliate al coltello, olio ed erbe aromatiche con un risultato sorprendente ed eccezionale) che richiama tanta gente. In menu abbiamo però tante altre tipicità romagnole come seppie nostrane di Marina di Ravenna con i piselli, cozze locali, i brodetti di pesce, pesci alla griglia, fritti di paranza e da quest’anno abbiamo iniziato a proporre le crudité e le tartare nostrane. Ci piace valorizzare i prodotti del territorio e lo facciamo anche con i marinati di Comacchio. Al Cocktail Bar abbiamo creato invece una drink list esotica, con accanto alle ricette classiche proponiamo cocktail “Tiki” polinesiani e hawaiani anni ’50-‘60 come ad esempio il Mai Ta o alcune variazioni di Daiquiri».

Green e sostenibilità
«Da quando hanno fatto il Parco Marittimo ci è scattata ancor più la visione ecologica, che concretizziamo con diverse azioni: lavoriamo sulla raccolta differenziata già da prima del porta a porta, limitiamo gli sprechi e cerchiamo di usare prodotti riutilizzabili come borracce al posto delle bottigliette di plastica e tovaglioli in stoffa, abbiamo un impianto di irrigazione collegato a un impianto di recupero acque piovane e collaboriamo con Cestha, un centro di recupero e tutela di Marina di Ravenna che è un po’ un’eccellenza di questa località che si dedica alla salvaguardia degli ecosistemi marini. Quest’anno abbiamo adottato due tartarughe riabilitate, la prima l’abbiamo liberata domenica scorsa sulla spiaggia dello stabilimento e per la seconda abbiamo organizzato una lotteria benefica a favore di Cestha e chi acquista il biglietto potrà vincere un’esperienza unica e assistere alla liberazione con una gita in barca».

Grande festa per le 50 candeline?
«Non siamo una famiglia di festaioli, non abbiamo mai fatto né happy hour né altro, ma vista l’occasione a fine stagione potrebbe esserci la sorpresa di una bella serata di compleanno da condividere con tutti gli amici e i clienti» conclude Paladini.

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