Alluvione, rimborsi in arrivo per Cab Romagna ma ci sono ancora molti problemi

Ravenna
  • 19 dicembre 2024

RAVENNA. A un anno e mezzo dall’alluvione in Romagna del maggio 2023 le tre cooperative agricole braccianti della provincia di Ravenna Terra, Agrisfera e Massari, concludono a doppia istruttoria prevista dal sistema di risarcimento per i danni. Al momento, precisa Legacoop Romagna, è stato liquidato un acconto di 600.000 euro, il 50% del totale e prima di ottenere l’intero importo, dovrà essere completata, entro 18 mesi, la fase di rendicontazione che prevede la presentazione di ulteriore documentazione. Nel complesso le cab ravennati hanno però subito danni per circa 30 milioni di euro. La liquidazione, commenta la centrale, è «un risultato importante, raggiunto grazie al supporto di Federcoop Romagna, ma le difficoltà non sono mancate». Infatti gli uffici si sono trovati di fronte a «una serie di farraginosità e complicazioni, in particolare per quanto riguarda la rendicontazione richiesta per i lavori svolti in economia, spesso eseguiti per affrontare con urgenza interventi indifferibili». I tecnici, inoltre, hanno rilevato una «forte disomogeneità e discrezionalità» nelle modalità di istruttoria e di valutazione delle richieste avanzate. In particolare per quella di secondo livello gestita da Invitalia. C’è inoltre “forte incertezza” nell’implementazione del meccanismo del credito d’imposta. Questo primo risultato, ribadisce il presidente di Legacoop Romagna Paolo Lucchi, dimostra che «qualcosa nel meccanismo dei risarcimenti per i danni da alluvione si è messo in moto e sta cominciando a dare risposte concrete. Permangono, però, ancora problematiche che devono essere affrontate e risolte».

In base agli ultimi dati, aggiunge il coordinatore territoriale di Legacoop Romagna per Ravenna Mirco Bagnari, sono «solamente 1.812 le pratiche concluse di richiesta risarcimento danni su piattaforma Sfinge, pari al 2,58% degli aventi diritto alla richiesta», per un ammontare di 72 milioni di euro, “solamente” il 2% del totale del danno ufficiale ai privati, stimato ufficialmente in 3,5 miliardi di euro. E sul credito d’imposta, conclude, «la piattaforma per la richiesta di fruizione di questo strumento risulta non essere stata ancora attivata».

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