Alluvione in Romagna, Pichetto Fratin: «Emergenza dissesto, serve un approccio nuovo, fuori dalle polemiche»

Ravenna
  • 25 settembre 2024

ROMA. L’emergenza dissesto «dovrebbe restare fuori dalle polemiche politiche e vedere piena unità di intenti e coesione a tutti i livelli istituzionali». Lo dice il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin rispondendo alla Camera sulla nuova alluvione in Emilia-Romagna, evento per cui «voglio testimoniare la mia vicinanza alle popolazioni colpite», afferma il ministro forzista, chiamato in causa da un’interrogazione dei 5 stelle. I ministeri interessati, ha detto Pichetto Fratin, «stanno lavorando per semplificare ogni procedura utile a mettere in sicurezza il nostro paese dagli eventi estremi causati anche dal cambiamento climatico. La rilevanza del tema e la necessità di garantire una corretta programmazione degli interventi ha portato il ministero a richiedere per la prossima legge di bilancio una dotazione di 2,5 miliardi di euro per l’attuazione dei programmi triennali delle autorità di bacino, in aggiunta alle risorse della nuova programmazione degli Fsc e alle dotazioni già iscritte in bilancio». In ogni caso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica «concorda con l’esigenza di un approccio nuovo che consenta interventi più solleciti per l’emergenza dissesto», sottolinea Pichetto Fratin fornendo alcune delucidazioni sul piano degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. «Per quanto concerne il piano 2024- afferma- si segnala che il Mase ha reso disponibili risorse che ammontano a circa un miliardo e 84 milioni di euro. Questa somma è ripartita tra Regioni e Province autonome secondo quanto stabilito dalle norme è non c’è nessun piano alternativo fermo al Mase né può definirsi tale una serie di proposte normative che, impatterebbero sulle competenze del ministero, depotenzierebbero la fase programmatoria, ma soprattutto complicherebbero l’attuazione dei piani da parte delle autorità di bacino».

In fase di replica, il deputato M5s Agostino Santillo rivolge un invito al ministro, a proposito delle discusse (e per ora ipotetiche) polizze anti-alluvione: «faccia capire al ministro Musumeci che non è soltanto una questione di ristoro del danno, ma anche di vite umane, di infrastrutture e anche di beni storico-monumentali». Inoltre, sottolinea in 5 stelle, «è vero come dice Salvini che il dissesto si combatte con le infrastrutture, ma con quelle che servono, non con una infrasttuttura non pioritaria come il ponte sullo Stretto».

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