Alluvione in Romagna, la Uil Ravenna: “Caro Figliuolo, non faccia lo scaricabarile”

Ravenna
  • 11 ottobre 2024

La recente visita del commissario Francesco Paolo Figliuolo sull’appennino forlivese e le sue parole hanno lasciato strascichi polemici, soprattutto dopo che Figliuolo ha specificato di essere commissario per gli eventi del 2023, spiegando così la sua assenza da Traversara.

“No allo scaricabarile”

In una nota la Uil Ravenna esprime tutto il suo disagio: “Le dichiarazioni del Commissario alla ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo, raccolte dalla stampa a latere della sua visita nei territori del Forlivese colpiti dall’alluvione, suscitano inquietudine e disorientamento.

Il generale avrebbe spiegato ai giornalisti che non si sarebbe sentito di dover visitare Traversara e Faenza perché colpite dai fenomeni occorsi nel settembre del 2024, mentre lui è in carica come commissario per l’alluvione avvenuta nel 2023. Perché, sono sempre le dichiarazioni di Figliuolo, “per quest’ultima emergenza c’è la presidente Priolo”. Dovrebbe essere chiaro a tutti che il ruolo del commissario all’emergenza – rivestito dalla presidente Priolo – è ben diverso da quello di un commissario alla ricostruzione attualmente in carico al generale Figliuolo.

I cittadini alluvionati nel 2023 e nel 2024 vogliono soluzioni per il futuro e non polemiche o scarica barile sulle responsabilità.

Pertanto, anche se il generale ritiene che il governo non lo incaricherà per la ricostruzione dell’alluvione avvenuta nel 2024, non può lavarsi le mani per ciò che è successo nelle ultime settimane, in quanto sappiamo benissimo che buona parte dei territori (e dei cittadini) colpiti negli eventi del settembre scorso coincidono con quelli del maggio 2023.

Inoltre, è impossibile pensare ad una ricostruzione se non in una concezione di sistema. Dal punto di vista idrogeologico, infatti, va ripensato un intero assetto e questo non si può certamente fare con interventi che discriminano quanto accaduto nel 2023 e quanto successo sedici mesi dopo.

Non vogliamo nemmeno pensare che il Commissario Figliuolo possa aver rilasciato queste dichiarazioni come scusa per non presentarsi nei luoghi più duramente colpiti dagli eventi più recenti e dove i cittadini sono ormai all’esasperazione.

Chiediamo pertanto al Commissario di fare chiarezza e di riferire non solo degli interventi di somma urgenza, come fatto durante la visita avvenuta nel Forlivese ieri, ma anche dei piani speciali, indispensabili per una soluzione di lungo periodo che non faccia sentire i romagnoli a repentaglio nell’approssimarsi di eventi meteorologici fuori scala, divenuti sempre più frequenti. Sarebbe opportuna una visita anche nel Ravennate, perché, per quanto possano essere produttive le videoconferenze, i cittadini avvertono una distanza crescente nei confronti dell’istituzione – la struttura commissariale – che ha la responsabilità apicale sulla gestione della ricostruzione in Romagna.

Una distanza - termina la nota - che rischia di diventare insanabile. Anche in considerazione dell’oggettiva mancanza di una risposta degna sul fronte dei risarcimenti riguardanti i beni mobili e i ritardi nei pagamenti dei ristori per i danni subiti da cittadini e imprese”.

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