Alluvione in Romagna, la Regione anticipa i fondi comunitari alle aziende agricole

Ravenna
  • 25 settembre 2024

BOLOGNA. La Regione Emilia-Romagna è pronta ad anticipare i fondi comunitari alle imprese agricole per la campagna 2024. Una decisione assunta dalla Giunta per sostenere il settore, alle prese anche con gli effetti del cambiamento climatico. Dalla seconda metà di ottobre, quindi, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Agrea) darà avvio ai pagamenti degli anticipi Pac. I finanziamenti riguardano sia la Domanda Unica, strumento che consente agli agricoltori di accedere ai pagamenti diretti, sia le misure a superficie o per la zootecnia del Piano di sviluppo rurale (programmazione 2014-2022 e 2023-2027). La percentuale dell’anticipo erogabile è al massimo del 70% per la Domanda Unica e del’85% per lo sviluppo rurale. I pagamenti dovranno essere completati entro il prossimo 30 novembre. “Si tratta di un passaggio fondamentale per le nostre imprese e il territorio- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- in una fase nella quale è più che mai urgente garantire sostegno alla redditività in ambito agricolo e agroalimentare, e favorire la competitività sui mercati nazionali e internazionali. In questa situazione complessa, nella quale gli effetti del cambiamento climatico stanno colpendo molto duramente, le risorse alle imprese rappresentano un valore importantissimo e un segnale di vicinanza a un settore che è una delle spine dorsali della nostra Regione”. La procedura, si spiega da viale Aldo Moro, “avrà inizio non appena saranno disponibili gli esiti del monitoraggio satellitare a cura del livello nazionale, che accerta le attività colturali in campo e permette di verificare la regolarità delle richieste di aiuto”.

Nel frattempo Confagricoltura Emilia-Romagna rilancia l’allarme per lo stato di salute del comparto, colpito anche dalla nuova alluvione dei giorni scorsi i Romagna. Per questo l’associazione di categoria invoca “subito risposte concrete” perchè, sostiene, occorre “mantenere alta l’attenzione sulla grave crisi che sta attraversando il primario”. Al momento, spiega Confagricoltura in una lettera aperta, “dati certi dell’ennesimo disastro non ce ne sono. Si parla di centinaia di migliaia di euro di danni alle colture, ma poco importa quando la maggior parte delle aziende agricole sfregiate, per ben tre volte in 16 mesi, sta pensando di chiudere”. Da qui la richiesta “alle istituzioni” di risposte “concrete e veloci”. Confagricoltura Emilia-Romagna dice anche di confidare “nell’operato del nuovo commissario per l’alluvione Irene Priolo e vuole ringraziare tutti coloro che non hanno mai smesso di credere ai valori della terra, coloro che continuano a tenere alta l’attenzione sulla grave crisi che sta attraversando il comparto in Emilia-Romagna tra alluvioni e frane, persino con l’incubo della peste suina che minaccia di entrare negli allevamenti”. L’associazione di categoria ringrazia “tutti coloro che si sono adoperati per prestare aiuto a cittadini e imprese, ai tanti soccorritori e volontari, ma anche ai media per il racconto puntuale. Ringraziamo per l’impareggiabile lavoro il servizio pubblico e le emittenti televisive e radiofoniche che stanno seguendo passo passo la nuova drammatica emergenza raggiungendo anche zone isolate da più di un anno, i quotidiani del territorio che non mancano di catturare la realtà grazie a servizi di cronaca dettagliati e testimonianze dirette”.

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