Alluvione in Romagna, il commissario Curcio: “Se riusciamo a spendere, possiamo chiedere”
- 28 gennaio 2025
“Dobbiamo essere coscienti che mentre noi lavoriamo gli eventi continuano”, per questo “mentre saremo al lavoro per migliorare la resilienza del territorio vanno rafforzati i sistemi di protezione civile”. L’avviso è del commissario per la ricostruzione post-alluvione Fabrizio Curcio, che in Assemblea legislativa mette in guarda da possibili nuovi eventi meteo estremi e pone l’accento sul miglioramento della protezione civile per mettere al sicuro il più possibile le popolazioni in attesa delle opere necessarie. In aula Curcio, succeduto a inizio anno al generale Francesco Paolo Figliuolo, è tornato sulle indicazioni maturate nelle prime settimane di lavoro. “E’ il mio secondo giorno formale da commissario - ricorda- ma non abbiamo certo atteso la ‘carta’ per confrontarci. Nessuno ha fermato nulla, il cambio del commissario non ha portato a fermare le macchine. Abbiamo preso un tempo breve per fare proposte, integrazioni e miglioramenti dei processi in corso, ma non in una logica del prima e del dopo. Non si tratta di cambiare l’impostazione ma di capire se le cose fatte hanno avuto la ricaduta che noi volevamo o servono modifiche”. Secondo Curcio “ci sono alcuni temi evidenti, come mettere insieme eventi del 2023 e 2024”, visto che al momento il commissario dovrebbe occuparsi solo delle zone colpite nel maggio 2023. Su questo “c’è bisogno di una volontà più politica, credo che si possa ragionare su una proposta concreta e sostenibile”.
Per quanto riguarda la risorse, Curcio ribadisce un principio: “Se riusciamo a spendere possiamo chiedere, se non riusciamo a spendere chiedere è più difficile”, sottolinea. Infine, i risarcimenti: le 2.500 domande pervenute finora “sono troppo esigue”, occorre intervenire ad esempio “rivedendo il tema di anticipo e saldo”, dice il commissario.