Alluvione in Romagna, Figliuolo: “Le procedure semplificate? Ci sono già, procederemo nel più breve tempo possibile”

  • 30 settembre 2024

Una “rapida” realizzazione dei progetti di tutela del territorio romagnolo colpito dall’alluvione del maggio 2023 è già possibile. Per i lavori infatti è previsto il ricorso alla procedura negoziata senza la pubblicazione dei bandi di gara e l’affidamento diretto alle ditte appaltatrici. Il tema delle procedure di semplificazione proposte dalla Regione Emilia-Romagna per accelerare gli interventi è al centro della riunione tecnica di oggi della Struttura commissariale per la ricostruzione post alluvione. E il generale Francesco Paolo Figliuolo si dice “disponibile a portare le istanze ai ministeri competenti per una completa valutazione”, precisando tuttavia che “il quadro derogatorio” è “unico e senza precedenti”. Dunque la procedura negoziata senza pubblicazione dei bandi e con affidamento diretto, “se attuata consente una rapida realizzazione dei progetti di tutela del territorio”. Senza dimenticare le “ulteriori misure di semplificazione” già previste nelle ordinanze: conferenza dei servizi semplificata, procedura del silenzio-assenso per la formulazione dei pareri degli organi competenti, affidamento diretto dei lavori fino a 500.000 euro e altre misure semplificative rispettivamente per i progetti fino a un milione e a due milioni di euro.

Durante la riunione viene anche fatto il punto sullo stato di avanzamento degli interventi urgenti di difesa idraulica, finanziati con le ordinanze commissariali del 28 settembre e 16 novembre 2023, alla luce della recente ondata di maltempo che ha colpito la Romagna. Così come sui Piani speciali relativi agli interventi sulle situazioni di dissesto idrogeologico, in vista della convocazione della Cabina di coordinamento per la loro approvazione e adozione.

“Procederemo nel più breve tempo possibile”

Il commissario, valutata la fattibilità tecnica di opere strategiche di mitigazione del rischio idraulico e di criticità riscontrate sulle infrastrutture stradali e ferroviarie, “qualora prontamente realizzabili”, procederà “nel più breve tempo possibile” alla loro programmazione e prioritizzazione, con le risorse disponibili a legislazione vigente. Le esigenze relative ai Piani speciali, ricorda la Struttura commissariale, sono state elaborate dal gruppo di lavoro interministeriale ed interistituzionale istituito da Figliuolo, per la predisposizione, l’indirizzo tecnico scientifico, degli interventi di contrasto alle situazioni di dissesto idrogeologico sotto la guida delle Autorità Distrettuale di Bacino del fiume Po.

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