Alluvione in Romagna, De Pascale: “Senza opere di difesa, noi non ci salviamo”

Ravenna
  • 28 gennaio 2025

Di fronte alle alluvioni subite dall’Emilia-Romagna nel 2023 e 2024 “non ci si salva senza interventi strutturali di difesa del territorio”. Per questo “serve uno scatto” e servono “interventi di grandi dimensioni, bacino per bacino”. Lo scandisce il presidente della Regione, Michele De Pascale, questa mattina in Assemblea legislativa alla presenza del commissario Fabrizio Curcio. “Sulle opere pubbliche - sostiene De Pascale - abbiamo bisogno di un cambio di passo ancora più deciso” rispetto ai rimborsi per cittadini e imprese.

Il presidente parla di “opere manutentive e di prevenzione” sul territorio, e della loro “caduta a terra. Questa è la parte che ha funzionato meno - afferma de Pascale- non è solo questione di soldi. Le risorse ci sono, il vero tema è l’enpowerment delle strutture amministrative. A prescindere dalla compagine politica che governa, nessun Comune è in grado di moltiplicare le opere pubbliche a invarianza della propria struttura”.

Quindi, insiste de Pascale, “abbiamo un’esigenza di definire insieme una capacità diversa di far cadere a terra le opere a supporto dei piccoli Comuni e della struttura regionale, che finora ha lavorato come nella gestione dell’ordinario. E questo non è possibile”. Questo ragionamento porta quindi il presidente a insistere su un punto.

“Abbiamo bisogno di uno scatto- ribadisce de Pascale- ora serve un piano di interventi, senza polemica sulla cifre. Ci sono 90 milioni di euro? Definiamo quelli, e poi ne chiediamo al Governo altri 90, in una logica di programmazione”. Anche perchè, mette in chiaro il presidente, “davanti agli eventi che abbiamo avuto non ci si salva senza interventi strutturali di difesa del territorio. Quindi abbiamo bisogno, bacino per bacino, di interventi di grandi dimensioni”. Se ad esempio, cita de Pascale, “un ponte della ferrovia è un problema idraulico, va rialzato e serve una procedura speciale per farlo”.

Ma serve anche “una struttura commissariale col coltello tra i denti - aggiunge il presidente - con gli enti locali al suo fianco”. Peraltro, ricorda De Pascale, “rischiamo che una parte significativa delle opere salti perchè non più compatibile con i tempi del Pnrr. Lavoriamo insieme perchè non ci sia un blocco”.

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