Alluvione, De Pascale a nome dell’Upi: “Beni mobili, portare l’indennizzo a 30mila euro”

  • 27 giugno 2024

“Il decreto ricostruzione ha ancora diverse questioni aperte che vanno risolte, prima fra tutti la modifica all’articolo 1 comma 6-quater del decreto-legge n.76 per richiedere al Governo di aumentare il massimale di 6.000 euro di indennizzo per i beni mobili distrutti o danneggiati dall’alluvione in Emilia-Romagna fino alla cifra più consona di 30mila euro. Per questo nella Conferenza Unificata di oggi, insieme ad ANCI e Conferenza delle Regioni, abbiamo dato al Governo ancora una settimana di tempo prima di esprimere il parere delle associazioni”.

Lo dichiara il presidente di UPI (Unione Province Italiane) e sindaco di Ravenna Michele de Pascale, spiegando il perché del rinvio ad una Conferenza straordinaria che si terrà la prossima settimana, del parere di ANCI, UPI e Regioni sul decreto-legge che contiene le misure per la ricostruzione del post alluvione. “Sia il presidente Fedriga che il presidente Decaro – commenta de Pascale – hanno condiviso la proposta che ho fatto la settimana scorsa a tutti i senatori e le senatrici emiliano-romagnoli, facendosene insieme a me portavoce in sede di Conferenza unificata. Il Governo sta valutando la richiesta, ma per il momento non si è pronunciato, né positivamente né negativamente, chiedendo di rimandare il riscontro a riguardo nella seduta di giovedì prossimo; in tal sede ci comunicherà ufficialmente se la nostra proposta sarà accolta o meno. Nel frattempo, da martedì sarà possibile per i senatori e le senatrici presentare gli emendamenti; auspico che soprattutto gli emiliano-romagnoli, a prescindere dall’appartenenza alla maggioranza o alla minoranza di governo, accolgano il mio appello e facciano formalmente proposta di modifica del decreto che sancisce l’entità degli indennizzi per i beni mobili. Oltre a questa riflessione condivisa da Regioni, Province e Comuni – conclude de Pascale – ho anche rappresentato al Governo che la cabina di regia sull’alluvione prevista dal decreto di nomina del commissario alla Ricostruzione, viene sistematicamente bypassata e che ci viene rifiutata qualsiasi sede di confronto preventivo riguardo ai provvedimenti, che arrivano all’ordine del giorno della Conferenza unificata senza mai essere stati precedentemente condivisi con i territori alluvionati”.

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