Allenatrice di volley morta a Bagnacavallo, i segni sospetti sul corpo che hanno fatto scattare la Procura. Oggi l’autopsia

Ravenna
  • 28 dicembre 2023

A trovarla senza vita, la mattina della vigilia di Natale, è stato il marito. Coniuge di cui nessuno o quasi sapeva nulla nella cerchia di amicizie di Paola Bolognesi, almeno fino a quando il suo nome non è comparso nei manifesti funebri affissi a Bagnacavallo che annunciavano il lutto. Ora, Miguel Soto Romero, cubano d’origine, sposato da un paio di anni con l’allenatrice di pallavolo 61enne, è indagato per omicidio.

Un atto dovuto - va detto - che segue l’annullamento del funerale inizialmente fissato per ieri pomeriggio. Paola doveva essere cremata. Ma con l’apertura di un fascicolo d’indagine, il sostituto procuratore Raffaele Belvederi ha disposto l’autopsia sul corpo della donna. L’esame sarà eseguito oggi. Da chiarire le cause del decesso, avvenuto indicativamente nella notte tra il 23 e il 24 dicembre. Inizialmente classificata come morte per cause naturali, con il passare delle ore sono emerse alcune circostanze che secondo il terzo piano del palazzo di giustizia meritano un approfondimento.

Trovata morta nel letto

Fra le perplessità emergono le condizioni del cadavere, al momento del ritrovamento. La mattina della Vigilia erano circa le 8 quando a casa della vittima, al civico 14 di via Pieve Masiera, sono andati i medici per accertare il decesso. Paola era nel letto, sotto le coperte. Indossava ancora i vestiti. Stando a quanto riferito successivamente agli inquirenti, aveva dormito da sola nella sua camera al primo piano dell’abitazione. Il marito, invece, aveva passato la notte nel divano, pare per via di alcune linee di febbre. La successiva ispezione cadaverica ha alimentato i dubbi, per via di alcune ecchimosi notate all’altezza del volto, unite anche a tracce di sangue riscontrate in bocca. Segni, questi, non sufficienti ad escludere la morte naturale, considerato il fatto che la donna soffriva di alcuni problemi cardiaci, ma ad ogni modo tenuti periodicamente sotto controllo e considerati non gravi al punto da giustificare una morte improvvisa. Il padre, molto anziano e affetto da patologie senili, dormiva al piano terra e non avrebbe notato nel corso della nottata nulla di anomalo.

Sequestrati auto e cellulari

Da chiarire è anche il contesto familiare nel quale la 61enne viveva. Il matrimonio tenuto nel più stretto riserbo pare non funzionasse più. Qualcuno parla di coppia separata in casa e di particolari dissapori trapelati oltre le mura domestiche. L’uomo, d’altra parte, si vedeva in particolare nei mesi invernali, a differenza del periodo estivo quando era impegnato come lavoratore stagionale in Riviera. Tensioni di cui tuttavia il coniuge non avrebbe fatto menzione davanti agli inquirenti, che martedì lo hanno sentito a lungo insieme al pm di turno. Parallelamente sono stati posti sotto sequestro i cellulari di entrambi, marito e defunta, così come le rispettive automobili.

Nel corso delle ultime due giornate sono stati sentiti dagli inquirenti anche i vicini di casa, mentre sale l’apprensione nel mondo del volley, dove Paola era particolarmente conosciuta per l’impegno in varie squadre giovanili della provincia. Si attende il nullaosta per la sepoltura. Autorizzazione che avverrà solo dopo l’autopsia di oggi, affidata a una specialista dell’istituto di medicina legale di Ferrara. Salvo eventuali ulteriori accertamenti clinici, istologici e biologici che dovessero rendersi necessari, al termine dell’esame il giallo sulle cause della morte potrebbe già avere una risposta.

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