Alfonsine piange Luciano Lucci, detto “Mostar”. Era la memoria storica del paese

Ravenna
  • 03 febbraio 2024

Tutta Alfonsine piange la scomparsa di Luciano Lucci, la memoria storica del paese. Con le sue ricerche aveva collezionato un archivio composto da miriadi di testimonianze, aneddoti e curiosità sulla Alfonsine di ieri e di oggi, raccontando personaggi e fatti avvicendatisi in secoli di storia. Una passione sconfinata che lo aveva portato, nel 2005, ad aprire il sito internet “Alfonsine mon amour”, che ha sempre continuato a gestire personalmente: visitare il suo portale significa essere catapultati nella storia del comune della Bassa e dei suoi dintorni. Insegnante di matematica, autore di libri come “Settimana rossa alfonsinese” e “Fetonte. Un giovane semidio caduto sull ‘terre alfonsine’”, Lucci era nato nel 1945, «concepito durante la guerra, ma venuto al mondo quando tutto era finito». A dare l’annuncio della scomparsa «dopo una malattia senza cura» sono state le figlie Alice e Mascia scrivendo sul profilo Facebook del padre: «Se ne è andato da qualche parte, dove possiamo immaginarlo curioso e sorridente, magari a parlottare con qualche passante per sapere quale storia raccontare. Adesso possiamo davvero fantasticare. E siamo certe gli sarebbe piaciuto essere il protagonista del pensiero immaginifico di noi tutti». Di se stesso Lucci, soprannominato “Mostar”, aveva scritto: «Se mi reincarnerò, un giorno dopo la morte cercherò questa memoria registrata e la immetterò nel nuovo cervello, anche se dovesse essere quello di una gallina».

Domani dalle 8 alle 18.30 nella camera mortuaria di Alfonsine la camera ardente: «Saranno gradite offerte - hanno detto le figlie - che useremo per cercare di conservare e custodire tutte le infinite ricerche storiche fatte da Luciano e rccolte da lui stessi in “Alfonsine mon amour”». Insomma, l’eredità di “Mostar” sarà raccolta dalle figlioe. E l’addio che gli tributeranno gli alfonsine sarà nello stile con cui lui ha vissuto la propria esistenza: «Siete liberi di portare una bottiglia di vino e brindare alla salute del nostro babbo - hanno chiesto le figlie -. Per noi sì, è una perdita infinita, ma Luciano ci ha insegnato a festeggiare e celebrare la bellezza che è stata e la fortuna di averla avuta». I funerali si terranno in forma privata.

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