Ravenna. Italia Nostra: ora si annulli la vendita dei terreni Ortazzo e Ortazzino

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L'atto di compravendita dei terreni di Ortazzo e Ortazzino, nell'area del Parco del Delta del Po va annullato "immediatamente". Perché se il Comune di Ravenna ha chiarito il contenuto del Certificato di destinazione urbanistica (cdu) redatto nel 2022 dove si dice che in quei terreni non si può costruire, nell'atto di vendita invece si parla di "spazio urbano, città consolidata o in via di consolidamento, prevalentemente residenziale". Lo chiede Italia Nostra che torna all'attacco sulla questione. E comunque, rincara, tutta la vicenda "sarebbe stata evitata se nel cdu fossero state indicate dal Comune con precisione le particelle catastali e la loro destinazione d'uso, cosa che invece non fu fatta". Il fatto è che il Comune anche oggi "non chiarisce perché sul contratto di compravendita corredato dalla cdu comunale si parla di terreni edificabili venduti per 51.000 euro" e che "nemmeno sul contratto sono indicate le particelle". Italia Nostra chiede quindi se in quel contratto tra la Immobiliare Lido di Classe s.r.l. e la Cpi Real Estate Italy S.p.A. ci siano "parti non veritiere, oppure se i terreni fabbricabili sono in ridottissima quantità". Cose che l'amministrazione "deve chiarire" scrivendo "con precisione quali sono i terreni che la Cpi Real Estate considera edificabili e, se nulla è davvero edificabile come sostiene il Comune, si faccia tutto quanto di competenza per chiedere annullamento, rettifica o puntualizzazione dell'atto di compravendita". Per l'associazione, poi "non vale la scusante che si tratta di scritture tra privati in cui un ente pubblico non può mettere becco se non in fase autorizzatoria".

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