A pochi giorni dalle dichiarazioni del presidente della Regione Bonaccini, il sindaco Michele De Pascale torna sul tema delle estrazioni in Adriatico, indicando non solo la via del potenziamento delle piattaforme esistenti, ma chiedendo di fatto che si proceda con nuove installazioni per coprire così il 15% del fabbisogno nazionale. Una posizione mai così esplicita spiegata sulle pagine de La Repubblica ieri, ribadita oggi, insieme al sostegno ai progetti in campo sulle rinnovabili. Intanto Franco Nanni presidente del Roca appoggia la candidatura di Ravenna ad ospitare uno dei rigassificatori a mare annunciati dal governo.
A tutto gas
«Credo che sia opportuno estrarre più gas – spiega De Pascale –, so bene che ci sono sensibilità diverse, in Veneto è tutto bloccato, nelle Marche Forza Italia e Lega sono contrarie, per noi non ha senso opporsi. Ma mi sto battendo anche per il parco eolico a mare e sono l’unico sindaco a farlo. Penso che contrapporre l’aumento delle rinnovabili con lo stop alle estrazioni sia del tutto strumentale». All’accusa mossa dagli ambientalisti sulla percentuale raggiungibile, che al massimo della capacità estrattiva non supera il 15% del fabbisogno, De Pascale cala la carta della diversificazione. «Dal rigassificatore di Rovigo possiamo avere il 10%, dalla Tap anche e poi occorre un altro rigassificatore, al quale non siamo contrari e che potremmo valutare. Credo che prima di tutto occorra colpire il consumo non la produzione nazionale. Dal 2014 è aumentata l’importazione di gas russo e noi ci siamo fermati a fronte della crescita del consumo». Una posizione scomoda che lo vede al fianco degli ambientalisti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma vicino al mondo delle estrazioni per utilizzare il gas nazionale e poi in seconda battuta altri approvvigionamenti.
La maggioranza del sì
Sul fronte politico nella maggioranza che sostiene De Pascale non si avvertono tensioni dal M5S, paladino nazionale dello stop alle trivelle e da Coraggiosa mai del tutto ostile al tema. «In maggioranza – assicura il sindaco – nel complesso abbiamo sensibilità diverse, ma questo accade anche nel Pd nazionale. Sul gas nazionale la nostra è una linea chiara e senza ambiguità». A stretto giro l’assessore alla transizione ecologica Gianandrea Baroncini spiega: «un ragionamento sul potenziamento dell'esistente e una valutazione alla luce di eventuali nuove ricerche oltre le 12 miglia, supportate da seri elementi scientifici che prevedano in ogni caso le procedure pubbliche di Via con l’obiettivo di limitare gli impatti ambientali, può essere fatto nella complessità di una situazione che tuttavia richiede risposte in tempi rapidi. Spetta al Pitesai indicare le aree di potenziale ricerca ed estrazione del metano nazionale comunque oltre le 12 miglia, con l’obiettivo di limitare gli impatti ambientali». Infine per agevolare le politiche energetiche il Roca ha chiesto al ministro Cingolani la nomina di un commissario all’energia. «Finalmente qualcuno si è reso conto dell’importanza dei rigassificatori. Anche Ravenna è candidata a tale investimento che porterebbe, fra l’altro, lavoro alle aziende del settore offshore».