Ravenna, frena l'inflazione ma resta al 13,5%
RAVENNA - L’inflazione a Ravenna si è attestata a novembre al 13,5%, rallentando rispetto ad ottobre quando è arrivata al valore record del 13,9% per quanto riguarda l’indice tendenziale che confronta i prezzi di oggi rispetto a quelli dello stesso meso del 2021. I generi alimentari, in particolare, sono cresciuti del 15,2% mentre la spesa per le bollette di gas ed elettricità è aumentata del 137,9%. Al netto dei beni energetici, l’inflazione annua provinciale sarebbe pari al 7,3%. L’indice sui beni ad alta frequenza d’acquisto è del 9,1%, quelli a media frequenza è del 20,5% mentre si attesta all’8,3% l’inflazione sui beni il cui aquisto è poco ricorrente.
I servizi di ristorazione sono cresciuti in un anno del 7,5% mentre le tariffe alberghiere ora hanno prezzi superiori del 14,6% rispetto a quelle del novembre 2021. Sul fronte della cultura e del tempo libero, voce del paniere aumentata del 2,7%, si rileva un calo del 3,3% alla voce “apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici” mentre è cresciuto del 7,4% il costo relativo ad “attività ricreative, giardinaggio e animali”. Spostarsi costa l’8,1% in più rispetto al novembre dello scorso anno e gli aumenti sono così suddivisi: +17,6% per i servizi di trasporto, +7,5% per l’acquisto dei mezzi e +6,5% per quanto riguarda il carburante. Anche in questo caso i rincari energetici hanno avuto un ruolo importante. L’arredamento costa il 16,2% in più rispetto allo scorso anno, gli elettrodomestici sono cresciuti dell’8,6%.
Questo è il commento dell’Istat sull’andamento dell’inflazione: «Dopo la brusca accelerazione di ottobre, a novembre 2022 l’inflazione, che rimane a livelli che non si vedevano da marzo 1984, è stabile. I prezzi di alcune componenti, che ne avevano sostenuto l’ascesa, tra cui gli energetici non regolamentati e in misura minore gli alimentari non lavorati, rallentano su base annua, mentre quelli di altre componenti continuano ad accelerare, tra cui gli energetici regolamentati e in misura minore gli alimentari lavorati. Anche i prezzi del “carrello della spesa” accelerano ma di poco. Intanto, i prezzi all’ingrosso del gas hanno ripreso a salire nella seconda parte di novembre e pur restando lontani dai picchi del terzo trimestre rendono incerte le prospettive di un raffreddamento a breve termine dell’alta inflazione che ha caratterizzato finora l’anno in corso». L’Unione Nazionale Consumatori stima che l’accelerazione dell’inflazione al 13,5% costerà ai ravennati 3.262 euro in più in un anno. Un rincaro che, in termini assoluti, è più alto solo a Bolzano e a Bologna.