Rachele Mussolini: “Mio nonno non era cattivo, Marinelli si informi” VIDEO
![Rachele Mussolini e Luca Marinelli, protagonista della serie “M” Rachele Mussolini e Luca Marinelli, protagonista della serie “M”](http://www.corriereromagna.it/binrepository/769x534/0c0/768d432/none/11807/CYEO/immagine-2025-02-11-142531_1399381_20250211142850.jpg)
“Come minimo” Luca Marinelli “si doveva informare meglio: mio nonno”, Benito Mussolini, “era un papà premuroso, il vero duce in casa era mia nonna”.
Rachele Mussolini è la nipote di Benito, figlia del pianista Romano e dell’attrice Carla Maria Puccini. Oggi siede nel consiglio comunale di Roma tra i banchi di Forza Italia, dopo essere stata eletta con FdI. È alla Camera per presentare una proposta di legge del partito azzurro per dare più poteri a Roma capitale. A margine, si ferma a parlare di ‘M - il figlio del secolo’, la serie tv che racconta il fascismo partendo dai libri di Antonio Scurati. “Io non ho avuto modo di vedere la serie e non so nemmeno se la vedrò - premette, interpellata dall’agenzia Dire - posso però dire una cosa che mi è dispiaciuta rispetto alle dichiarazioni fatte dall’attore protagonista”, Luca Marinelli. “Non voglio assolutamente entrare nella disquisizione politica sulla figura di mio nonno, ma gli ho sentito dire che essendo mio nonno una persona così spietata e cattiva probabilmente lo era anche all’interno della sua famiglia. Che fosse cioè una persona cattiva e questa cattiveria se la portasse a casa”. Rachele Mussolini non ha apprezzato questo ragionamento: “E’ una cosa che mi ha disturbato tantissimo perché io credo che un’affermazione del genere dovrebbe essere corroborata da prove: ti dovresti come minimo informare con i nipoti, i pronipoti, per sapere cosa loro hanno percepito e sentito dai racconti dei loro congiunti”. Da quei racconti, rivela, emergerebbe un’altra figura: “Io posso dire quello che mi raccontava mio padre, che era il figlio, un musicista conosciuto al di là del cognome. Posso dire che mio padre mi raccontava che il vero duce in casa era mia nonna: era lei la parte severa, e mio nonno era un padre assolutamente normale, come tutti”.
Non era cattivo, racconta ancora: “In casa si facevano delle attività normalissime: quando era in casa si giocava a carte e si ascoltava la musica. Era un papà premuroso, si interessava anche del rendimento scolastico dei propri figli. Un papà assolutamente normale e il fatto che lui”, Marinelli, “abbia potuto dare un giudizio che esula da quella che può essere una ricostruzione storica, che sia entrato in qualcosa di famigliare e intimo, ecco, questo mi ha dato fondamentalmente molto molto fastidio”.