Olympe de Gouges, antesignana del femminismo al Museo di Rimini

Olympe de Gouges, chi era costei? Figura fondamentale della rivoluzione francese, considerata una prostituta per le sue idee e per la sua libertà, anche sessuale, poi ghigliottinata dai giacobini, Olympe è stata quasi dimenticata, benché abbia rivestito un ruolo importantissimo nella storia dell’emancipazione femminile, grazie soprattutto alla sorprendente Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina di cui fu autrice.

Un classico da riscoprire

Olympe de Gouges non è solo un classico misconosciuto o da riscoprire, da leggere, studiare e discutere, ma anche un’autrice che con i suoi scritti e la sua stessa esistenza offre ancora oggi straordinari spunti di riflessione nell’indagare i rapporti tra uomini e donne.

L’incontro

Se ne parlerà oggi alle ore 17 al Museo della Città di Rimini (Sala del Giudizio) nell’ambito dell’incontro Olympe de Gouges e noi. Educare alle differenze, lottare per l’autodeterminazione, praticare la libertà . Relatori Thomas Casadei e Vittorina Maestroni in dialogo con Vera Bessone del Coordinamento Donne Rimini. Introduce Chiara Bellini, assessora alle Pari opportunità del Comune.

L’incontro, promosso dal Coordinamento Donne Rimini, è il secondo appuntamento del ciclo “Parla con lei. Sapienza contro violenza” e sarà dedicato a questa antesignana del femminismo, a partire dai volumi “La dichiarazione sovversiva. Olympe de Gouges e noi” (Mucchi editore, a cura di Thomas Casadei e Vittorina Maestroni) e “Un dialogo su Olympe de Gouges. Donne, cittadinanza, schiavitù” (Edizioni Ets, a cura di Thomas Casadei e Lorenzo Milazzo).

Vittorina Maestroni è presidente del Centro documentazione donna di Modena. Thomas Casadei, professore ordinario di Filosofia del diritto, insegna anche Teoria e prassi dei diritti umani all’Università di Modena e Reggio Emilia.

L’otto sempre

L’iniziativa è inserita nel calendario di proposte “L’otto sempre” che prevede un mese di incontri, dibattiti, conferenze, spettacoli e concerti dedicati alle donne. Un cartellone frutto di una programmazione corale che vede il Comune di Rimini insieme alle associazioni che hanno aderito alla costituzione della Rete Donne Rimini.

Ingresso libero nel rispetto delle normative anti Covid.

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