Rapina con ostaggi: colpo da 70mila euro
RICCIONE. Tengono in ostaggio i cinque dipendenti della filiale riccionese della Banca Popolare dell'Emilia e, dopo aver atteso l’apertura della cassaforte a tempo, scappano con un bottino di oltre settantamila euro. La rapina è stata messa a segno martedì pomeriggio ed è stata preparata con cura da autentici professionisti che hanno realizzato un piano preparato con cura fin nei minimi dettagli e non hanno mai perso la calma. I due banditi (almeno un complice è rimasto ad attenderli in zona facendo da palo) si sono introdotti all’interno in modo rocambolesco attraverso la finestra dello spogliatoio-guardaroba. La notte precedente dovevano aver segato le sbarre e rimosso la lastra d’alluminio, così per loro è stato un gioco da ragazzi intrufolarsi all’interno senza essere visti, poco prima della chiusura al pubblico. Si sono palesati quando, attorno alle 17.30, una delle impiegate è andata a recuperare la sua borsetta. A quel punto i due le hanno spianato l’arma al volto e con tutta calma l’hanno fatta retrocedere nell’area occupata dai colleghi. Tutti e cinque i bancari sono stati legati con fascette da elettricista e nastro isolante, ciascuno alla propria scrivania. Dalla vetrata all’esterno i passanti non potevano così notare niente di strano. Quindi hanno atteso almeno un’ora perché si attivasse il meccanismo di apertura a tempo della cassaforte. Per stemperare la tensione i banditi, che non hanno usato violenza né hanno imbavagliato i loro ostaggi, hanno anche scambiato battute tra loro e con gli impiegati: «Come avete passato le vacanze?». Ha chiesto uno dei due. Erano italiani? «Per mascherare l’accento parlavano a scatti come degli automi» ha spigato uno dei testimoni. L’apertura della cassaforte è stata una liberazione: per i banditi, liberi di intascare il contante e fuggire con i loro borsoni pieni di banconote, e per i bancari in preda alla paura e alla tensione. Pochi minuti dopo la fuga, attorno alle 19, la vice direttrice è riuscita a liberarsi dei legacci e a dare l’allarme. Per i carabinieri di Riccione non sarà un’impresa facile rintracciare i malviventi.
Gabicce Mare. Un’altra rapina più tradizionale è avvenuta ieri mattina intorno alle 10.45 alla filiale della Cassa di Risparmio di Ravenna a Gabicce Mare in viale della Repubblica. Un uomo, di circa 40 anni con la barba, il cui volto era coperto da un cappellino e occhiali da sole, è entrato in banca dirigendosi verso l’unica cassiera presente. Ha fatto prima intendere di avere una pistola o un coltello, mettendo le mani in tasca, ma probabilmente era disarmato, considerato che i metal detector non hanno suonato. Poi ha intimato la dipendente di consegnargli i soldi che aveva in cassa, circa 4 mila euro. Non aveva accenti particolari e questo fa ipotizzare che sia una persona della zona. Dopo aver preso il bottino, si è allontanato a piedi. Indagano i carabinieri, che hanno acquisito i filmati delle telecamere della banca. In quel momento in banca non c’erano clienti.
Gabicce Mare. Un’altra rapina più tradizionale è avvenuta ieri mattina intorno alle 10.45 alla filiale della Cassa di Risparmio di Ravenna a Gabicce Mare in viale della Repubblica. Un uomo, di circa 40 anni con la barba, il cui volto era coperto da un cappellino e occhiali da sole, è entrato in banca dirigendosi verso l’unica cassiera presente. Ha fatto prima intendere di avere una pistola o un coltello, mettendo le mani in tasca, ma probabilmente era disarmato, considerato che i metal detector non hanno suonato. Poi ha intimato la dipendente di consegnargli i soldi che aveva in cassa, circa 4 mila euro. Non aveva accenti particolari e questo fa ipotizzare che sia una persona della zona. Dopo aver preso il bottino, si è allontanato a piedi. Indagano i carabinieri, che hanno acquisito i filmati delle telecamere della banca. In quel momento in banca non c’erano clienti.